Cronaca

Viaggio all’interno dell’istituto Antonacci

LECCE- Per entrare nell’Istituto Antonacci è d’obbligo un semplice gesto: chiudere gli occhi e lasciarsi guidare in un modo che, per giusto orgoglio, viene definito migliore. Sono gli ipovedenti e ciechi pluriminorati che trovano, all’interno di queste mura, una valida motivazione per continuare a vivere e non deprimersi. Lo sa bene il presidente provinciale dell’unione ciechi, Antonio Maggiore che con devozione si reca quotidianamente all’Istituto, perchè, dice, ha un debito enorme nei confronti dell’unione ciechi. “Ho imparato a vivere grazie a loro”, dice. Per questo la sua è una vera e propria missione di vita, tendere una mano a chi è come lui. “Se non ci fossero questi spazi, noi staremmo a chiedere l’elemosina in stazione”, dice. Ed è la verità.

Non tutti hanno la fortuna, nella sventura, di vivere in famiglie agiate e amorevoli. Molti vengono sfruttati per le pensioni che percepiscono, altri invece addirittura abbandonati, perchè considerati un peso per i famigliari e la società. Fra queste mura lavorano e fanno volontariato molte persone, che mettono a disposizione il loro tempo e le proprie competenze per aiutare l’ipovedente all’emancipazione, che passa attraverso l’istruzione e la socializzazione.

Ci sono laboratori specializzati per l’assistenza del cieco, una sala di registrazione di audio libri, terza in Italia e una biblioteca che è un vero e proprio patrimonio: migliaia di volumi interamente in brail. Ci sono progetti per il futuro, un pensionato per non vedenti e un centro per ciechi pluriminorati. Ma i tempi sono quelli di vacche magre, gli enti non garantiscono sostegno e l’Istituto è costretto ad inventarsi la qualunque per racimolare risorse, ecco perchè, spiega Maggiore, abbiamo creato un bed and breakfast, per sfruttare, in attesa che si realizzino i progetti in piedi, gli spazi a nostra disposizione.

L’Isituto Antonacci Bed and BreakFast è finito sotto la lente degli investigatori a seguito di alcuni esposti in cui si ipotizza il reato di malversazione ai danni dello Stato.

 

 

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