CronacaPolitica

Piano paesaggistico: continuano le polemiche, ma Barbarente apre ai ritocchi

LECCE- Le polemiche sul piano paesaggistico adottato dalla Regione Puglia non si arrestano. Paolo Perrone ha chiesto all’assemblea Anci di intervenire per convincere la regione a modificare un piano che con gli eccessivi vincoli rischia di bloccare il settore edìle: ci sono procedimenti già approvati che rischiano di dover ripartire da zero.
Anche il presidente Ance ha manifestato preoccupazione per l’impatto negativo che potrebbe avere un piano così stringente sulle imprese. Angela Barbanente, assessore regionale all’Urbanistica, però, respinge le accuse di rigidità e chiarisce in diretta, nell’approfondimento di trnews, che le norme del piano prevedono modifiche di qualsiasi determinazione del perimetro di un territorio.

“Abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare il paesaggio pugliese- spiega la vicepresidente della regione Puglia – Abbiamo approvato un piano perché il codice dei beni culturali dà delle premialità, consente una notevole semplificazione dei procedimenti amministrativi”.

Per Angela Barbanente il piano paesaggistico dà delle certezze che prima non c’erano, perché si lasciava troppo spazio alla discrezionalità dei tecnici: “Abbiamo limitato anche la discrezionalità delle Soprintendenze, spiega l’assessore: non vogliamo lasciare mano libera a nessuno. Ci saranno anche degli errori, ma siamo disponibili a correggerli”. E sul rischio del blocco dei procedimenti già approvati l’assessore afferma che spesso i tecnici per paura di sbagliare, nella fase di salvaguardia, paralizzano tutto.
Insomma, l’assessore all’Urbanistica è disponibile a raccogliere e studiare tutte le segnalazioni(che, però, devono essere puntuali e precise), anche per questo i termini per l’inoltro delle osservazioni sono stati prorogati.

Il Piano verrà spiegato in Consiglio regionale, l’11 settembre, dalla stessa Barbanente, insieme ai tecnici che hanno dato vita a questo lavoro, ma ci saranno anche tre importanti incontri per discutere con i comuni: il 10 a Foggia, il 12 a Bari e il 17 a Lecce.

L’assessore all’urbanistica del comune di Lecce, Severo Martini, però, resta critico: “Il piano è stato approvato senza una preventiva discussione in Consiglio Regionale: è troppo rigido e avulso dal piano energetico e dal piano delle coste. Inoltre, a Lecce, nella perimetrazione della città consolidata, sono stati fatti fuori rioni come Santa Rosa e San Pio. Aree a pascolo sono state urbanizzate: c’è un eccessivo incrocio di vincoli”.

Angela Barbanente replica che ci sono state ben 13 conferenze d’area e che sulla città consolidata ci sono dei problemi , ma non c’è alcuna prescrizione, solo indirizzi su cui si deve muovere il comune.

Salvatore Negro, capogruppo Udc, lancia un appello: “Dobbiamo lasciare che i piani regolatori già approvati e conformi a tutte le autorizzazioni e tutti i piani di lottizzazione, approvati anche dalla regione in precedenza, siano estromessi dal regime vincolistico e non siano bloccati dalla norme di salvaguardia entrate in vigore il 6 agosto con la pubblicazione del piano”.

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