Politica

Francavilla 2014, Pdl diviso sull’ipotesi primarie. Tutto rinviato

FRANCAVILLA- O primarie, o Leone. E le parti, si riaggiorneranno lunedì prossimo, per una nuova riunione fiume in cui Pdl e La Puglia Prima di Tutto dovranno, per forza di cose, chiudere il cerchio attorno ad una decisione se non unanime, questo sembra impossibile, quanto meno coerente con le più elementari regole dell’onesta intellettuale. Sfida di non poco conto per il coordinatore provinciale del Pdl brindisino Luigi Vitali, alle prese con una sorta di psicosi collettiva frutto, più che di idee attorno ad un programma, delle sfrenate ambizioni che, a titolo diverso, investono un po’ tutti i consiglieri e gli assessori uscenti.

L’idea primarie, lanciate da un Giacomo Leone capace, due settimane fa, di provocare un mezzo terremoto lanciando una proposta per certi versi inaspettata, piace a molti. Ma non a tutti.

Piace a chi, come gli ex amministratori MimmO Bungaro e Romeo Lippolis, ritiene di avere tutte le carte in regola per primeggiare nell’eventuale competizione. Non piace, invece, ad un gruppo di consiglieri che, riuniti attorno alla figura dell’ortopedico Antonio Sgura, premono per una nuova investitura che salti uno strumento ritenuto “di sinistra” e favorevole non al miglior candidato sindaco, bensì a chi ha una migliore organizzazione. E resta da capire, al netto del sillogismo, per quale motivo le due cose non debbano necessariamente coincidere.

Insomma, la famosa unione di intenti, ancora una volta, sembra cedere il passo al politichese stretto. Quello che Leone, di professione maratoneta e poliziotto, evidentemente fatica a comprendere. O forse, capisce troppo bene. Perché le “strane cose” denunciate nella conferenza stampa “pro primarie” sarebbero alla fine venute allo scoperto.

Vitali minimizza e più che di divisioni, parla di differenti opinioni:

“Non tutti – ha dichiarato l’ex parlamentare – sono favorevoli alle primarie, preoccupati di una “prima volta” che potrebbe trovarci impreparati. Nella prossima settimana, studiando un po’ i regolamenti attuati in altri Comuni nel recente passato, stilerò una bozza di regolamento e, lunedì prossimo, lo valuteremo insieme”.

Lo stesso Vitali, già in passato, aveva manifestato dubbi sull’opportunità di ricorrere ad uno strumento che, allergico al centrodestra, ha vissuto maggior fortune nel centrosinistra. Caso Lecce permettendo.

“Eppure – ammette Vitali – al momento è probabilmente la soluzione migliore per uscire dall’impasse. Anche perché, senza primarie, il candidato sindaco già ce l’abbiamo. Si chiama Giacomo Leone che, nel bene e nel male, con quella conferenza ha dimostrato di avere gli attributi”.

Attributi simbolicamente mostrati anche da chi, come Bungaro o Lippolis, si dice  pronto a confrontarsi davanti al proprio elettorato. Tutti gli altri, non ce ne vogliano, molto di meno. Non tanto per preconcetti duri a morire, ma per motivazioni più fanciullesche che machiste al motto di “Se non giochiamo come diciamo noi, il pallone ce lo portiamo a casa”.

 

 

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