Cronaca

Case rurali tra lusso e piscina, ancora sequestri e denunce

TORRE GUACETO- Vacanze abusive a Torre Guaceto. Ancora sigilli e denunce “di lusso” per una lottizzazione selvaggia e abusiva mascherata da umili strutture rurali.

A vederli non si direbbe proprio che siano depositi per gli attrezzi agricoli o semplici case rurali, piuttosto, villette di lusso con tanto di vasche idriche adibite a piscine. Insomma vere e proprie abitazioni con tutti i confort messe addirittura in vendita sulla piazza di internet. Peccato però che siano state edificate in una zona, precisamente contrada Bufariola a Carovigno, a poca distanza dalla vacanziera marina di Torre Guaceto, esclusivamente destinata a realizzazioni edilizie prettamente agricole o di allevamento.

Quindi, tutte quelle 24 abitazioni di lusso, forse metà di spensierate vacanze estive, risultano essere così, abusive.

I fatti risalgono già all’aprile dello scorso anno, quando il Comando forestale di Ostuni, coordinati dal  pubblico ministero  Marco d’Agostino, avevano chiuso i cancelli di tre villette di circa 150 metri quadrati site proprio nella contrada carovignese, e denunciato quindi i legittimi proprietari con l’accusa, ancora tutta da dimostrare, di lottizzazione abusiva.

Sulla carta, infatti, le villette costruite vicino l’oasi marina di Torre Guaceto, risultavano come depositi per attrezzi agricoli, credenziale necessaria per ottenere l’ok edilizio. In realtà, erano delle vere e proprie abitazioni, buone per trascorrere le vacanze, buone addirittura, per essere vendute sul mercato online.

Poi, la bufera: sotto la pioggia di accuse ci finirono i tre proprietari di Milano, i direttore dei lavori edilizi, i 4 rappresentanti, tutti di brindisi, delle ditte esecutrici degli immobili e la proprietaria del fondo agricolo.

In tutto nove, quindi, gli indagati denunciati a piede libero nel 2012. Numero destinato ad aumentare. Infatti, a margine di approfondite ricerche, solo da poche settimane si è proceduto nuovamente al sequestro di altre villette, sempre nella stessa contrada, questa volta ben 24 gli immobili resi inabitabili e 27 le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui anche Vito Nicola Sacchi, dirigente pro tempore dell’ufficio tecnico di Carovigno, oltre ad altri tecnici e imprenditori edili. L’accusa ipotizzata sempre la stessa. Lottizzazione abusiva.

Si continua a scavare, dunque, tra i documenti attinenti ai suoli e ai lavori eseguiti nell’area protetta, magari alla ricerca di eventuali responsabilità amministrative da annotare e che metterebbero la parola fine a quest’abusivismo sfrenato, oramai di moda, nelle zone turistiche più in vista della Puglia e del Salento.

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