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Lecce calcio, diritti Tv non ancora assegnati

LECCE- “Dobbiamo essere un campionato legato al territorio, alle città…”Ad affermarlo è il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli. Il girone B di Prima Divisione conserva il suo fascino per la presenza di squadre che in passato hanno calcato il lussuoso palcoscenico della serie A: Lecce, Perugia, Ascoli, Salernitana, lo stesso Catanzaro. Un campionato che, comunque, conserva o riacquista un certo appeal tanto da far dimenticare, quasi, di essere in serie C.

Con la stessa passione i tifosi delle varie squadre si apprestano a vivere un’altra stagione, all’insegna anche dell’imponderabile. Il calcio è da sempre anche espressione del territorio e delle sue tradizioni. La squadra stessa è tradizione che, di anno in anno, coinvolge il tifoso appassionato, quello medio e il pubblico curioso o occasionale. Il calcio, nel corso degli anni, è diventato sempre più televisivo. Da circa un ventennio il calcio è sbarcato prepotentemente in tv, una formula condivisa dalle società, che impinguano le proprie casse con la vendita di onerosi diritti.

Il calcio di serie C, invece, è rimasto nell’ombra anche per lo scarso tasso tecnico e il minor introito derivante dai bacini di utenza. Ma anche in un campionato povero come la Lega Pro i diritti delle squadre sono in vendita.

Chi volesse trasmettere le partite della propria squadra in trasferta deve presentare un’offerta. E ciò che ha fatto nella passata stagione Telerama, da sempre vicina ai colori giallorossi, offrendo ai propri telespettatori e non solo un servizio unico. A pochi giorni dal via del campionato di Lega Pro il Lecce in viaggio per le città d’Italia rischia di rimanere al buio nonostante l’interesse di migliaia di tifosi, in attesa di sapere se anche per la prossima stagione potranno esultare davanti alla tv ai gol della propria squadra del cuore.

Il calcio è anche espressione del territorio, ma finora il territorio, o meglio il tessuto imprenditoriale, è rimasto silente, forse indifferente. E si attendono risposte concrete e perentorie da parte delle istituzioni.

Della questione è stato informato anche il sindaco di Lecce, da sempre tifosissimo della squadra giallorossa. Il primo cittadino saprà sicuramente essere coinvolgente grazie alla sua passione per la squadra di una città, per anni nell’élite del calcio. E dalla società giallorossa, dalle stanze della nuova sede di Piazza Mazzini, tutto tace o trapela, almeno per il momento, un solido disinteresse.

I numeri della passata stagione sono limpidissimi: durante la trasmissione delle partite in trasferta del Lecce si sono toccati picchi di 500 mila spettatori grazie anche al servizio streaming offerto da Tele Rama che ha reso visibile le partite in tutto il mondo.

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