Politica

Udc-Centro Democratico, prove tecniche di scissione e alleanze

FRANCAVILLA- Si rompe l’Udc, ma il centro rimane. Se pur in movimento. Che poi oscilli tra destra e sinistra, senza che al momento vi sia certezza sulla collocazione anche e soprattutto nel territorio brindisino e francavillese in particolare, non è certo un problema. Almeno tra i protagonisti locali della scissioni tra scudo crociato e centro democratico, il movimento politico guidato a livello nazionale da Bruno Tabacci che ha risucchiato anche alcuni ex esponenti casiniani. Su tutti, in Puglia, l’ex Forza italia Angelo Sanza, capace, a sua volta, di portare in dote altri personaggi di spicco del panorama adriatico. Tra tutti,  consiglieri comunali di Brindisi espulsi dal partito di Casini, Massimo Pagliara e Antonio Ferrari.  “Si è svolto nella giornata di giovedì scorso presso la sede nazionale di Centro Democratico- si legge in una nota diffusa da Capuano, ex coordinatore francavillese Udc dimissionario –  l’incontro tra  Bruno Tabacci, il presidente dell’ufficio politico Angelo Sanza e lo stesso Capuano accompagnato dai consiglieri comunali della città capoluogo Antonio Ferrari e Massimo Pagliara. L’invito che ci è stato rivolto è quello di dare impulso alla costituzione in tutti i comuni dei comitati locali e di perseguire la linea politica di un popolarismo progressista”.

Capuano, che nell’Udc ricopriva anche l’incarico di vicecoordinatore provinciale dello scudo crociato, era stato, per così dire, defenestrato qualche ora prima dal suo ruolo cittadino da Ciro Argese, segretario provinciale, pronto a prendere in mano le redini del partito nella Città degli Imperiali. Vero e proprio centro nevralgico della politica brindisina in vista delle amministrative.

“Come già deciso con il vertice del partito martedì 2 Agosto – scriveva Argese – assumerò da lunedì prossimo personalmente la guida del partito a Francavilla Fontana. E’ un criterio generale – si leggeva nella nota – che utilizziamo in tutto i comuni dove si vota per le amministrative in quanto chi guida un partito, per motivi di opportunità, e’ giusto che sia soggetto terzo non candidato.Sono convinto – concludeva il cegliese – che, come accaduto in altre città della provincia,Gianni Capuano saprà comprendere questa decisione”.

Capuano, però, non ha compreso. Anche se, probabilmente, il bluff era proprio di Argese. Già a conoscenza delle dimissioni del giovane segretario. Su cui ora, gioco forza,  si concentrano le attenzioni dei partiti francavillesi. La futura lista di Centro Democratico, infatti, dovrà prima o poi essere collocata in una delle coalizioni che si daranno battaglia nelle future amministrative. Con conseguenze politiche di certo non irrilevanti. Soprattutto quando, in ballo, c’è una poltrona di sindaco, ma anche il futuro del laboratorio. A Francavilla, certo. Ma pure in tutta la provincia brindisina.

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