Cronaca

Bando col trucco, Clavica ritrova la libertà

BRINDISI- Rimesso in libertà, dopo meno di una settimana, dallo stesso Gip che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Con tanto di parere favorevole del Pm che, invece, aveva formulato l’accusa. Il presidente dell’ordine degli architetti di Brindisi Fulgenzio Clavica, finito nel fascicolo d’inchiesta sul Bado col trucco del comune di Francavilla,  torna in libertà grazie, è immaginabile, agli esiti dell’interrogatorio di garanzia sostenuto dallo stesso professionista a margine dell’arresto di martedì scorso.

Accusato di Corruzione e quindi, fondamentalmente, di aver intascato una mazzetta da 32mila euro per la redazione di un progetto relativo alla riqualificazione di Quartiere Musicisti di Francavilla Fontana, l’ex capo dell’ufficio tecnico dell’ente, difeso dall’avvocato Carlo Tatatarano, ha negato qualsiasi tipo di addebito giustificando, piuttosto, il rapporto con Carmelo Dellisanti, l’ingegnere di Crispiano finito, insieme alla funzionaria Maria Daniela Camarda, nella rete della Procura di Brindisi. Sulla base delle intercettazioni, questa l’ipotesi del pubblico Ministero Milto De Nozza, ingegnere e dipendente, già ai domiciliari, avrebbero confezionato ad hoc il bando di gara incriminato, poi vinto proprio dalla Promed Engenering, società che fa capo allo stesso Dellisanti.

Questo il quadro iniziale, cui, però, mancava il movente. Sarebbe stata proprio la Camarda, collaborativa con gli inquirenti e poi rimessa in libertà, ad indicare Clavica, allora dirigente, come “istigatore” del trucco. A che pro? Quello del denaro, secondo la Procura. Di avviso diverso lo stesso Clavica, che ha più volte spiegato come la presunta mazzetta sia, in realtà, un semplice incentivo destinato all’intero ufficio. E che la somma percepita dallo stesso architetto, secondo la procura ben 32mila euro, si aggirerebbe invece intorno alle centinaia di euro.

Dettagli esplicati minuziosamente dalla difesa e dall’indagato nell’interrogatorio di garanzia dove, per altro, è stato anche spiegata la natura del rapporto tra l’ente e Dellisanti.

“Professionista di fiducia dell’ente che godeva del suo supporto tecnico”.

Negato, invece, qualsiasi tipo di “vantaggio” in favore dello stesso professionista. Almeno da parte di Clavica, per altro mai intercettato ma, in alcuni stralci, nominato dalla Camarda.

Ora, Clavica torna libero. Ma resta indagato insieme a Dellisanti, alla Camarda, all’ex assessore ai lavori pubblici della Città degli Imperiali Cosimo Ammaturo e all’ingegnere di Crispiano Michele Vinci, consulente del collega e amministratore della Promed.

Resta ancora da chiarire, insomma, l’intero sistema Francavilla. Sempre, ovviamente, che di sistema si tratti. Quale fosse e se ci fosse il ruolo delle politica, allo stato attuale, resta infatti tutto da chiarire.

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