CronacaPolitica

Lizzano, in duemila “Inseme per la legalità”

LIZZANO- No alla violenza, no alle intimidazioni. Lizzano è scesa in piazza per dire basta alla pericolosa ondata di attentati che la scorsa settimana ha colpito il comune ionico. Cinque gravissimi episodi, tre dei quali indirizzati a consiglieri comunali. Prima Pippo Donzello, ex candidato sindaco di Lizzano e coordinatore provinciale del Mir, poi Valerio Morelli del M5S e, nella stessa notte, Antonio Motolese ex vice sindaco del comune e anch’egli esponente del Mir e Antonio Lecce, consigliere comunale del PD.

Oltre duemila persone hanno sfilato in corteo per le vie di Lizzano per fermare i proiettili e le fiamme che in questi giorni hanno messo in allarme la popolazione. C’erano anche rappresentanti politici e amministrativi dei comuni del versante orientale del territorio ionico dove negli ultimi mesi si sono susseguiti gli episodi di minacce mafiose. Contro le quali cittadini e politica hanno alzato la voce marciando “Insieme per la legalità”: da qui il nome alla manifestazione che è partita dalla caserma dei carabinieri. Era presente anche il parroco don Angelo Puglisi che ha proposto la “scomunica per chi semina violenza. Rispettate la legalità”, ha detto rivolgendosi agli attentatori.

Il sindaco Macripò ha chiamato per nome i consiglieri colpiti, poi sul palco sono saliti Donzello, Marangi e Motolese del Mir. “Non ho paura di niente” ha detto Donzello durante il suo intervento che poi ha aggiunto: “Andiamo avanti, viva Lizzano”. Anche Motolese ha sottolineato di non aver paura: “Se questa gente pensa di fare della politica qualcosa di personale ha capito male. La politica serve allo sviluppo della comunità”. Poi si è rivolto al sindaco: “Di visibilità non si vive, questo paese sta morendo, fate qualcosa”. Poi è intervenuto anche Marangi, coordinatore provinciale dei giovani del Mir: “I giovani presenti vogliono cambiare Lizzano, perché diventi la culla della legalità. Svincoliamo Lizzano dalla illegalità”.

Intanto sul fronte delle indagini i carabinieri stanno conducendo gli accertamenti sulla fiat seicento bordeux che potrebbe essere stata usata per compiere gli attentati. L’auto era stata rubata giorni fa e poi ritrovata durante i controlli a tappeto del territorio. Si stanno effettuandi rilievi e campionamenti alla ricerca di indizi utili per arrivare agli esecutori. E nelle prossime ore a Taranto arriverà il viceministro dell’interno, Filippo Bubbico che incontrerà il prefetto Claudio Sammartino e le forze dell’ordine. Poi Bubbico andrà a Brindisi per presenziare al comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza: all’ordine del giorno la situazione di Cellino San Marco dove è stato dato fuoco all’auto dell’assessore Quarta e dove lo scorso 12 luglio si è insediata la commissione antimafia.

 

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