BRINDISI- Istituita nel mese di luglio, la commissione speciale, nata per volontĂ del prefetto di Brindisi, Nicola Prete, analizzerĂ tutti gli aspetti legati alle vicende registrate, in questi giorni, a Cellino San Marco.
Gli attentati e gli atti intimidatori che, nelle scorse ore, hanno colpito amministratori e dipendenti comunali, meritano una lettura attenta. Occorre, cioè, capire se esistano tentativi di condizionamento dell’amministrazione.
Si parte dal doppio attentato di pochi giorni fa. L’auto dell’assessore alle attivitĂ produttive Gianfranco Quarta e quella di un impiegato all’ufficio anagrafe,Vito Carulli furono date alle fiamme da ignoti. E proprio Carulli sarebbe finito nel mirino altre tre volte. Si aggiungano, a questi, gli attentati subiti proprio dal primo cittadino di Cellino, Francesco Cascione, cinque, per l’esattezza, distribuiti nei suoi tre anni di amministrazione.
Resta da capire chi e perchè abbia preso di mira gli amministratori locali. Per questo motivo, il comune, dallo scorso 12 luglio, è controllato dalla commissione speciale composta da tre funzionari, che al termine del proprio lavoro potrebbe decidere di sciogliere il consiglio, qualora dovesse risultare che vi sono infiltrazioni o pressioni di genere mafioso sull’attività amministrativa.