LECCE- Il rettore Domenico Laforgia passa al contrattacco e deposita un esposto in procura: carte scottanti in cui si parlerebbe di presunti favori e assunzioni pilotate all’Università del Salento, legami e compromessi per favorire Tiziano Margiotta, sindacalista Uil, ai tempi della gestione Limone.
Il sindacalista, appresa la notizia, commenta tranchant: “Si tratta di una strategia per screditarmi, messa in atto dopo rappresaglie e mobbing di cui sono vittima da quando ho denunciato Miccolis”. I “corvi” dell’Unisalento hanno girato alcuni atti a 1810 persone, tramite posta elettronica, e il rettore uscente ha deciso subito di avvisare la procura. Laforgia nel suo esposto chiede che la magistratura faccia le dovute verifiche, “perché Margiotta avrebbe assunto anche in passato- spiega – condotte ricattatorie”. Il sindacalista, però, già martedì scorso ha denunciato la mail del corvo, bollando tutto come diffamazioni.
E l’avvocato Bendetto Scippa che difende Margiotta dichiara: “Preso atto della notizia diffusa dai notiziari circa l’esposto che sarebbe stato depositato dal Laforgia, si rende noto che il mio assistito nel giorno immediatamente successivo alla ricezione della mail del cosiddetto “corvo” ha provveduto a sporgere denuncia querela sia nei confronti dell’”anonimo” estensore della mail diffamatoria sia nei confronti di quanti altri la Procura interessata riterrà individuare in eventuale concorso; ciò per tutta quella serie di reati che si ipotizza possano spaziare dalla diffamazione alla minaccia, all’intimidazione al tentativo di screditare e aggravare o sminuire posizioni processuali.