LECCE- Appena quindici giorni di ritiro per il Lecce. Gli applausi dei quasi quattromila spettatori sono soprattutto per l’impegno della squadra allenata da Moriero al debutto ufficiale in Coppa Italia contro il Santhià. Manca ancora tanto per vedere materializzarsi sul campo il progetto tattico di Moriero. Velocità e movimenti sono da rivedere
Moriero ha puntato sul 4-4-2 con Miccoli e Zigoni davanti. Ispiratore della manovra leccese è stato Miccoli, il quale ha mandato in gol sia Tundo sia Bencivenga. Il nuovo capitano del Lecce sarà il catalizzatore delle giocate della squadra giallorossa.
E’ una squadra da completare. Alla vigilia della sfida di Coppa Italia, il tecnico Moriero ha ribadito che mancano due esterni offensivi, due centrocampisti e un difensore centrale. Era attesa la prova di Bogliacino nel ruolo di centrocampista davanti alla difesa.
Posizione che l’uruguaiano cambierà con il completamento della squadra e l’arrivo di altri centrocampisti. Non è escluso che si possa giocare con il 4-3-1-2 e con Miccoli e Bogliacino più vicini come accaduto nel finale di partita.
Il primo Lecce di Moriero era infarcito di giovani: da Perucchini, Nunzella, Zigoni e Falcone a Tundo autore del gol gol che ha sbloccato la partita.
Nel secondo tempo l’età media l’ha fatta abbassare Luperto, giovane difensore centrale classe ’96. Giovani sui quali Moriero conta moltissimo.