LECCE- Uniti sotto il segno del Ppe è questa la strada che una parte del Pdl salentino vorrebbe intraprendere. Basta con i partiti carismatici e leaderisti: l’onorevole Baldassarre chiede una visione più allargata e non crede nella rinascita attraverso un ritorno a Forza Italia. Dagli studi di Open, in compagnia di Massimo Ferrarese, spiega che voltarsi indietro non ha senso, “perché i remake, anche dei vecchi film, non funzionano mai”.
Insomma, Baldassarre rappresenta quella parte del partito che maldigerisce un restyling, che potrebbe significare solo nomi imposti.
Massimo Ferrarese, esprime sorpresa e soddisfazione nella scoparta di una convergenza che ignorava prima di partecipare a Open: il leader di “Noi centro” proprio domani parteciperà alla riunione romana del PPE e la notizia che una parte del Pdl è pronta a convergere, non solo a parole, non può che entusiasmarlo.
Ma Baldassarre si sbilancia anche sulle candidature alle regionali e afferma di essere favorevole a un’eventuale candidatura di Massimo Ferrarese a presidente della regione Puglia, nel segno del Ppe: l’unico partito di respiro europeo in grado di fare da collante per tutto il centrodestra, anche nel dopo Berlusconi.
Ferrarese vuole mettere a frutto subito queste convergenze, ma spiega di non essersi candidato a niente. Del resto le candidature alla presidenza della Regione fatte nei periodi estivi rischiano di bruciarsi e non solo per il caldo afoso. Le autocandidature, fatte con largo anticipo, rischiano di bruciarsi al sole: si pensi a quella del sindaco Emiliano, oggi insidiata da un’eventuale terza ricandidatura di Vendola, oppure a quella del presidente Schittulli, recentemente sempre più osteggiata da alcuni politici di spicco del Pdl, nonostante la “benedizione” di Fitto ricevuta qualche mese fa.