Cronaca

Banda del bancomat nel capoluogo, assaltata l’Apulia

BRINDISI-  L’auto che sfonda la vetrina, il gas che fa esplodere lo sportello automatico, quindi gli spari dei poliziotti e la fuga, a mani vuote, dei banditi. Scene da moderno far west, nella notte, su via Appia, a Brindisi, angolo con via Germanico dove, 10 minuti prima delle 4, la banda del bancomat è entrata in azione prendendo di mira la centralissima Banca Apulia. Modalità simili a quanto già registrato nel recente passato, ma con una variabile. Una vecchia fiat tipo che, subito dopo l’esplosione dello sportello bancomat grazie alla collaudata e rumorosa tecnica del gas, è stata lanciata contro la vetrina che incornicia l’ingresso dell’istituto di credito. Uno dei banditi si è quindi introdotto nella banca per prelevare il denaro, rimanendo però a bocca asciutta. La cassaforte con all’interno le banconote , ben 60mila euro, ha resistito alla deflagrazione, custodendo gelosamente tutto il denaro. Contestualmente, è scattato il sistema di allarme collegato con l’istituto di sorveglianza Sveviapol, sul posto insieme ad una pattuglia della sezione volanti della questura. I poliziotti hanno esploso 3 colpi in aria all’arrivo, mentre i banditi fuggivano a bordo di una berlina Audi di colore scuro.

La dinamica è stata interamente registrata dalle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne e, questo l’auspicio, potrebbero fornire agli investigatori importanti dettagli circa l’identità dei componenti dell’afferrata banda, probabilmente, questa una delle piste più battute, frangia di un’organizzazione criminale ben più vasta che porterebbe dritta al barese, con cadenza dialettale ascoltata da alcuni testimoni rimasti ben nascosti durante l’assalto.

La certezza è che i criminali hanno alzato il tiro. Negli ultimi mesi, sono decine i colpi perpetrati negli istituti di credito di tutto il Salento. Questo, però, è il primo ai danni di una banca del capoluogo, per altro in zona centrale. Segno della spregiudicatezza di una banda senza scrupoli e, anche per questo, letale e pericolosa.

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