LECCE- L’Ergastolo è stato inflitto a Rosario Pompeo Padovano e al cugino Giorgio Pianoforte, ritenuti responsabili dell’omicidio di Salvatore Padovano, alias Nino Bomba. Tutti gli altri imputati sono stati condannati a 11 anni e 8 mesi di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso. Cinque anni e 9 mesi sono stati inflitti all’aspirante collaboratore di giustizia Giuseppe Barba. Questa la sentenza emessa dalla corte d’assise di lecce, presieduta dal giudice Roberto Tanisi, su richiesta del sostituto procuratore elsa Valeria Mignone.
Duplice il movente che avrebbe spinto Padovano e Pianoforte a eliminare il boss, che era da poco uscito di prigione: il controllo del territorio e ragioni economiche. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 90 giorni.