VERNOLE- Il sindaco di Vernole lo dice a chiare lettere: di Tap, dei suoi studi sull’impatto ambientale, non si fida. Tutto il ragionamento che si sta cercando di mettere in piedi, anche in seno alla commissione ambiente in provincia e, la prossima settimana in regione, si fonda su pochi studi tecnici conosciuti. Lo ammette la stessa multinazionale, davanti a tutti: solo dopo il deposito del loro studio ai fini della via, il 10 settembre prossimo, si potranno conoscere nel dettaglio le analisi alternative e i motivi per cui tap non potrebbe sbarcare se non a Melendugno, sulla spiaggia di San Basilio. Si ragiona e si discute, dunque, a scatola chiusa. E ai più sembra una cosa da niente, tra posizioni prese a priori e inviti a un dialogo che però, con questi presupposti, nasce già monco.
Dai sindaci, convocati per l’occasione dopo diverse sedute slittate, l’appello ad una iniziativa non che dica se il gasdotto possa o meno sbarcare a san foca, ma che possa in contemporanea far emergere soluzioni alternative. È il contenuto della lettera inviata dal primo cittadino di Melendugno al presidente della repubblica e al premier letta, oltre che ai ministri di ambiente, cultura, attività produttive, e ai parlamentari eletti nella provincia.