Cronaca

Scoperta botanica nel Salento: la Quercia Elegante, esemplare unico al mondo e sconosciuto

CARPIGNANO SALENTINO- Che il Salento, l’Apulia Salentina, fosse terra di meraviglie, questo lo si sapeva già, ma oggi ancor di più il Salento si scopre e mostra in tutta la sua ricchezza territoriale e biologica, fregiandosi di una perla rarissima, anzi, unica al mondo. A Carpignano Salentino è stato scoperto un inedito e unico esemplare al mondo di una nuova entità di quercia, tanto da meritarsi quale nome scientifico lo stesso nome del suo scopritore, Oreste Caroppo, difatti questa perla rarissima di biodiversità è stata battezzata, dai botanici dell’ Università del Salento, che l’hanno studiata, quale “Quercus caroppoi”, in termini di nomenclatura scientifica, e per la sua innegabile bellezza ed eleganza si è meritata il nome di “Quercia Elegante di Carpignano Salentino”.

La pianta si è rivelata essere una sempreverde, o semi-sempreverde, presenta foglie coriacee, lucenti, dentate lungo il margine, talune anche con denti, sempre mucronati, ma profondamente incisi; le foglie sono molto spinescenti, sempre sul margine, nelle plantule; la pagina inferiore della foglia è di un verde ancor più chiaro. Nel complesso numerose sue caratteristiche, nel confronto con le querce selvatiche pugliesi conosciute, son parse, allo studio attuale, intermedie tra la Quercia spinosa, diffusa nel basso Salento, e il Cerro, i cui esemplari selvatici più prossimi oggi si ritrovano sulle Murge nel nord della Terra d’Otranto, e nella vicina Lucania.

L’ambiente in cui vive l’olotipo di questa nuova entità quercina, che non si può escludere ora possa portare alla scoperta di altri esemplari simili sopravvissuti all’antropizzazione eccessiva, è quello tipico della macchia mediterranea adattata a estati secche e suoli calcarei a terre rosse, in ambiente pianeggiante, a poche decine di metri sul livello del mare, ad alcuni chilometri dal mare nell’entroterra salentino.

La meravigliosa Quercia Elegante (Quercus x caroppoi), è stata scoperta la mattina del 13 settembre 2012, alle prime luci dell’alba, dallo studioso Oreste Caroppo. Essa mostra nell’ insieme tratti unici ad oggi sconosciuti alla scienza trattandosi dell’unico esemplare vivente finora conosciuto di questa nuova e inedita entità botanica.

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