BRINDISI- Muore, dopo oltre due ore di lotta disperata nel mare agitato, uno dei tre componenti dell’equipaggio di Sale & Pepe, lo yacht che, in mattinata, intorno alle 6,30, ha sbattuto violentemente contro la diga di Punta di Riso. I tre uomini sono stati letteralmente sbalzati in acqua mentre, nel giro di pochi minuti, si è attivata la macchina dei soccorsi, allertati dal “mayday” lanciato dallo stesso equipaggio.
Il mare, in burrasca, ha reso difficili le operazioni di salvataggio. Due uomini sono stati tratti in salvo in tempi relativamente brevi. Al contrario, ci sono volute quasi due ore per individuare e recuperare il terzo uomo, il 59enne di Rieti Alessandro Colangeli. Portato a riva da una moto ad acqua dei vigili del fuoco e soccorso dai paramedici del 118, le condizioni del naufrago sono apparse subito disperate. Quindi, la corsa in ospedale ma, ancora prima di raggiungere il pronto soccorso del Perrino, per lo sfortunato marinaio non c’è stato nulla da fare. In buone condizioni, invece, il resto dell’equipaggio. I due sopravvissutoti, di nazionalità straniera, non corrono pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, effettuata dalla capitaneria di porto, lo yacht si era messo in moto alle 6,30 per lasciare Brindisi. Pare che un’avaria del mezzo, ma anche il forte vento e le difficili condizioni del mare, hanno costretto l’imbarcazione, un motoscafo di oltre 20 metri, contro la barriera frangiflutti che ha danneggiato irrimediabilmente il mezzo. Il primo soccorso è arrivato da un peschereccio il cui equipaggio, una volta resosi conto di quanto stesse accadendo, ha cercato di trainare con una fune lo sfortunato yacht. Ma la corda si è spezzato, lasciando
l’imbarcazione, poi rimasta semi – affondata nelle acque esterne al porto, al suo drammatico destino. Poi, dopo due ore, la tragedia.