SAN DONATO- Dopo il sequestro preventivo, operato dalla DIA di Lecce alcuni mesi fa, adesso è arrivata la confisca definitiva. Sotto sigillo sono finiti i beni, mobili e immobili, di Agostino Marzo, autodemolitore di San Donato, già condannato per ricettazione, detenzione illegale di armi e munizioni, furto e lesioni.
La confisca riguarda un beni che sfiorano i 15 milioni di euro. Eppure, stando alle risultanze investigative, tra i redditi dichiarati ed il patrimonio a lui riconducibile esisterebbe una sproporzione di quasi 7 milioni di euro.
Tra i beni finiti sotto sequestro, intestati non solo a lui, ma anche alla moglie ed al figlio, ci sarebbero conti correnti bancari, buoni postali del Tesoro e una serie di immobili tra San Donato e Lequile. A partire dalla stessa autodemolizione, la “Euro 2000”, che si estende su un terreno di 50mila mq.
Sigilli anche ad una villa, di 340 mq, con piscina, a tre capannoni industriali, ad una casa colonica e ad un impianto sportivo, costituito da campo di calcio, con tribune e gradinate, pista per atletica leggera, campo da tennis, palestra, spogliatoi e bar; sotto sequestro anche una masseria edificata su un fondo rustico di 8 ettari; due appartamenti, un capannone industriale, aree edificabili e numerosi fondi agricoli per complessivi 4 ettari. Tutto questo ora passa definitivamente allo Stato.