LENDINUSO- L’approdo di un metanodotto sulla spiaggia di Lendinuso è un progetto sconosciuto a Torchiarolo. Il sindaco Giovanni Del Coco è all’oscuro di tutto: eppure, le intenzioni della Lng, la stessa multinazionale che ha rinunciato al progetto del rigassificatore a Brindisi, sono scritte nero su bianco in un allegato del decreto ministeriale datato 28 gennaio 2013. Peccato che nessuno ne abbia dato comunicazione ufficiale all’amministrazione comunale di Torchiarolo.
“Verificheremo gli eventuali rischi per il territorio senza essere prevenuti e ascolteremo il parere delle associazioni ambientaliste”, ha commentato Del Coco.
In sostanza il metanodotto, che si svilupperà lungo 110km in mare e 18 a terra, dovrebbe servire a trasportare gas naturale da un terminale di rigassificazione situato sulla costa albanese fino all’Italia, con un attracco che probabilmente sarà previsto sulla marina di Torchiarolo, a Lendinuso.
Per l’associazione ambientalista 8 giugno, guidata da Ernesto Musio si tratta dell’ennesimo tentativo di speculazione ai danni del territorio. “Brindisi ha un ventre molle a livello politico e istituzionale”, afferma Musio che sulla questione coinvolgerà l’onorevole del Pd Elisa Mariano, in prima linea sul fronte ambientale, per presentare delle opposizioni al progetto.
Musio parla di un business da capogiro che spazia dall’eolico off-shore ai gasdotti. Già Nel 2008, infatti l’Italia e l’Albania avevano concordato la nascita di un gasdotto che avrebbe collegato le sponde brindisine a un impianto di rigassificazione da costruire nel paese delle aquile.