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Panchina ancora senza nome. Dopo Gautieri, Moriero e Giannini, i Tesoro incontrano Dionigi

LECCE  –  Andata in scena,  non tanto a sorpresa ma piuttosto attesa, l’analisi del campionato con una sorta di ‘mea culpa’ recitato dai vertici societari, il Lecce naviga a vista nel mare mosso del calciomercato.

In particolare il primo tassello, quello probabilmente che fungerà da base per porre la parola inizio al nuovo progetto di rilancio, ovvero il nome dell’allenatore ancora non è stato apposto.

Considerato il freno a mano tirato in corsa da Gautieri allettato dalle sirene della cadetteria, le attenzioni della famiglia Tesoro si sono concentrate sugli altri papabili, Moriero, Giannini e Dionigi. Nei giorni scorsi si sono consumati i primi incontri, utili a testare disponibilità e richieste con l’ex calciatore del Lecce e l’ex tecnico del Gallipoli.

Le valutazioni ora riguarderanno il terzo e forse ultimo nome in lista Dionigi che però al momento si troverebbe all’estero nonostante i contatti con la società giallorossa sembrano siano costanti. Bisognerà attendere ancora qualche ora, forse altre 24, prima di sciogliere il nodo allenatore. Il futuro tecnico giallorosso avrà un compito non facile come non facile sarà quello della società che dovrà rifondare un’ambiente sfaldato dall’insuccesso della mancata promozione in serie B. Le aspettative sono tante.

Rispetto allo scorso anno, la società avrà il tempo giusto per allestire un organico che la piazza chiede a gran voce essere competitivo. Antonio Tesoro, impegnato in una serie di contatti di mercato in entrata e in uscita, non ha davanti l’incognita della decisione di alcun verdetto sportivo come accadde esattamente un anno fa e quindi può lavorare con serenità e con le idee chiare su cosa si andrà ad affrontare nella prossima stagione.

Sarà lui il Tesoro junior a mettere ogni tassello al posto giusto; “Niente direttore sportivo in Lega Pro” ha sentenziato la società. Gli investimenti saranno ridotti e ben mirati ma i buoni propositi della dirigenza cozzano con quello che sarà  l’esodo di massa che si registrerà tra le maglie giallorosse. Dovranno arrivare molti giocatori magari giovani, armati di voglia di mettersi in mostra e con la fame giusta per calarsi in una realtà che il Lecce nella scorsa stagione non ha mai metabolizzato.

Il blasone in sostanza dovrà restare per un po’ di tempo nello spogliatoio. Il nuovo Lecce ripartirà da poche certezze, Bogliacino, Memushaj e Martinez. Per il resto solo grandi punti interrogativi compreso i grandi nomi da sempre legati ai colori giallorossi, vedi Giacomazzi e anche Chevanton. Si tratterà di vedere realmente quanto questi giocatori vogliano continuare la propria carriera e probabilmente chiuderla nel Salento e quanto la società sia altrettanto realmente intenzionata a trattenerli.

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