CronacaEconomia

Ilva, decreto commissariamento verso l’approvazione

TARANTO  –  Inizia alla Camera l’esame per la conversione in legge del decreto numero 61 varato dal Consiglio dei Ministri il 4 giugno e relativo al commissariamento dell’Ilva. Il decreto che ha visto al nomina di Enrico Bondi commissario, va verso l’approvazione.

Nelle prossime ore, lo stesso commissario Bondi parlerà davanti alle Commissioni Ambiente e Attività produttive in seduta congiunta. Sempre per domani è previsto un incontro azienda-sindacati.

Quella di Bondi sarà un’audizione da parte dei parlamentari nei quali il manager dovrebbe spiegare come intende ‘governare’ l’Ilva in una fase difficile segnata dall’assenza di risorse, dai nodi giudiziari, dai ritardi per l’AIA e dalla crisi di mercato. La questione risorse è fondamentale perchè l’Ilva, anche alla luce del verdetto del Tribunale del Riesame che sabato ha respinto la richiesta di dissequestro dei beni di Riva Fire,è sempre più un’impresa che deve contare solo sulle proprie forze per andare avanti.

Sempre nelle prossime ore, i sindacati metalmeccanici FIM, FIOM e UILM incontreranno l’Ilva a Taranto in vista della fermata di una serie di impianti a partire da luglio e per tre mesi, per crisi di mercato. Si tratta dell’altoforno 2, dell’acciaieria 1, di una parte dell’agglomerato, di una parte dei sottoprodotti e dei relativi servizi collegati. Per tutti questi impianti la produzione viene temporaneamente bloccata a causa del calo degli ordini di lavoro. La fermata sarà affrontata senza ricorrere alla cassa integrazione, già esclusa da mesi, ma con i contratti di solidarietà che Ilva e sindacati hanno già sottoscritto a marzo.

La ‘solidarietà’ è stata concordata per il 2013 per 3.749 con la rotazione nel meccanismo di tutta la forza lavoro, 11.000 gli addetti di Taranto, ma sinora questi ammortizzatori sociali sono stati usati per poco più di un migliaio di dipendenti. Ma sono anche due giornate di sciopero per alcuni lavoratori, indetto dall’Unione Sindacale di Base. In sciopero anche i dipendenti del reparto MOF (Movimento Ferroviario) dopo il guasto a un locomotore che ha provocato malori a due operai.

 

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