LECCE – Dodici anni di carcere per aver partecipato all’omicidio di Roberto Romano. E’ stata questa la richiesta di condanna formulata dal sostituto procuratore Roberta Licci per Andrea Macagnino, il 22enne che avrebbe accompagnato il presunto assassino, Michele Espedito Valentini, 30enne di Supersano sul luogo del delitto, a Ruffano, con la sua Golf, notata da alcuni testimoni.
Macagnino avrebbe imboccato controsenso via Boccaccio, per poi attendere, con il motore acceso e la portiera del lato passeggero aperta, Valentini. Una volta tornato in auto, insieme si sarebbero dati alla fuga.
Tutto questo è costato al 22enne le accuse di concorso anomalo nell’omicidio di Romano e tentato omicidio di Dario Traversa, l’amico della vittima, in casa con lui al momento del delitto e rimasto ferito nel corso dello stesso. Anche Traversa è imputato nel processo con l’accusa di favoreggiamento. Davanti agli investigatori, dopo il delitto, avrebbe negato di conoscere il volto del killer.
Si è aperto nelle scorse ore il processo a Macagnino, davanti al giudice dell’udienza preliminare Antonia Martalò. Lui è l’unico dei tre imputati che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Gli altri due sono andati a dibattimento.
I fatti risalgono al pomeriggio del 24 marzo dello scorso anno.
Ad armare la mano dell’assassino sarebbero state questioni legate alla relazione clandestina che Valentini aveva intrapreso con la moglie della vittima. La donna, insieme con la figlia di 5 anni, costituitesi parte civile con l’avvocato Luigi Covella, hanno formulato una richiesta di risarcimento danni pari a circa mezzo milione di euro.
L’imputato è assistito dall’avvocato Francesco Fasano.
La sentenza è attesa per la settimana prossima.