LECCE – La saga del filobus continua e non pare voler trovare una fine. In mattinata la questione torna in commissione controllo a Palazzo Carafa. A chiedere di ascoltare il nuovo direttore di esercizio, il presidente della X Commissione, il democratico Antonio Rotundo.
Quello che emerge non è nulla di definito e definitivo. La filovia non è ancora completa, forse entro la fine dell’anno le tre linee saranno a regime. Ma il dato raccapricciante, che di fatto è una conferma alle sensazioni di molti, è che le previsioni dei passeggeri sono paurosamente diverse rispetto a quelle che vennero presentate nel 2000 e 2007 per giustificare l’investimento.
A questo dato estremamente preoccupante si aggiunge l’incertezza sulle risorse necessarie per la manutenzione come voce aggiuntiva dei costi di servizio. L’incertezza sul futuro sprofonda perchè va ricordato che il rimborso sul chilometraggio non è garantito dalla Regione Puglia, la quale non ha incluso l’opera tra i servizi minimi.
Le previsioni di frequenza dei mezzi fra l’altro, come ha confermato il direttore d’esercizio, sono diverse (più lente) rispetto a quelle indacate. Insomma il filobus così com’è non serve e costa tanto. Per il capogruppo di LecceBeneComune, Carlo Salvemini: “I fatti parlano da soli. Tutto quello che fu sostenuto per imporre il filobus viene smentito dalla realtà dei numeri. Sullo sfondo, continua, aleggia il pericolo concretissimo che sia stata ordita una truffa ai danni del Comune”.