CronacaPolitica

Consiglio in streaming, dite la vostra su trnews.it

LECCE  –  Da Firenze a Brescia, da Matera a Trieste, da Bologna a Manfredonia, passando pure per Carmiano. Solo a Lecce la diretta streaming del Consiglio comunale è diventata questione di Stato, con i mal di pancia nella stessa maggioranza a battezzare il primo Consiglio comunale da mandare integralmente in onda, quello di mercoledì 29 maggio.

Ora si chiede conto ai cittadini, al loro parere, attraverso il sondaggio appena lanciato sul sito www.trnews.it, nel quale si chiede se si è favorevole alla diretta perchè è un atto di trasparenza oppure no per tutelare la privacy dei consiglieri comunali, oppure se un’idea proprio non la si ha in merito.

Non è un sondaggio che nasce per caso. L’esordio dello streaming ha partorito polemiche che probabilmente non ci si aspettava. In primis perchè, in teoria, questo è il tempo in cui a gran richiesta, le ‘stanze dei bottoni’ dovrebbero finalmente diventare le ‘case di vetro’. Secondo, perchè che i Consigli comunali di Palazzo Carafa dovessero approdare sullo schermo è questione discussa da anni, oggetto di un bando pubblicato a gennaio, argomento di conferenze stampa ufficiali convocate in Municipio.

Certo, le argomentazioni che hanno accompagnato la prima uscita, formalmente, non hanno teorizzato un ‘no’ allo streaming. Si è fatto appello a questioni di cortesia istituzionale, a presunti preavvisi last minute dati ai consiglieri da parte del presidente del Consiglio Alfredo Pagliaro, oppure alla mancanza di una liberatoria per la privacy. Questo il sunto delle posizioni dei consiglieri di maggioranza Damiano D’autilia, capogruppo PDL, Paride Mazzotta, Daniele Montinaro e Antonio Lamosa, oltre che di Francesca Mariano di Io Sud.

Che l’attrito inatteso nasconda invece mal di pancia, forse altri, di maggioranza è una seconda lettura dei fatti che a nessuno è sfuggita visto che appunto, dello streaming, tra l’altro inserito nei programmi della stessa maggioranza, si discute da tempo.

Ai cittadini però, si diceva, bisogna chieder conto e il sondaggio lanciato sul sito di TeleRama può aiutare a coglierne il pensiero. Anche in vista di altro. Non si lascia, ma si dovrà raddoppiare. Dal Consiglio alle Commissioni e senza attendere troppo. La proposta lanciata da Alfredo Pagliaro è già praticabile. I presidenti di Commissione che riterranno, per l’importanza degli argomenti trattati, di voler tenere sedute trasparenti, potranno già farlo spostando le sedute nell’Aula consiliare dove è installata l’apparecchiatura necessaria. E potranno farlo già da domani.

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