LECCE – E’ stata una questione di attimi. Solo pochi istanti in più ed il militare che ha tentato di togliersi la vita impiccandosi ad un armadietto del bagno, nella Caserma ‘Nacci’, sulla via per Monteroni, sarebbe riuscito nel suo intento. A salvarlo sono stati i commilitoni che, allarmati dal suo comportamento, hanno chiamato il 118.
Medici ed infermieri, senza perdere ulteriore tempo, hanno sfondato la porta del bagno strappando il ragazzo alla morte.
Quali siano le cause che abbiano indotto il soldato, un volontario in servizio permanente, a stringersi una cinta intorno al collo con il chiaro intento di farla finita, lo appureranno le indagini affidate ai carabinieri del nucleo di Polizia Militare della Scuola di Cavalleria di Lecce. Si esclude, al momento, ogni possibile collegamento con l’ attività militare.
Intanto, sulla scorta anche dei racconti dei testimoni, sembra che il soldato, un 36enne originario di San Severo, sia rientrato in caserma dalla libera uscita, intorno a 3 di notte. Si sarebbe messo a letto, salvo poi alzarsi in evidente stato di agitazione. Invano i suoi compagni di stanza avrebbero cercato di tranquillizzarlo e quando poi si è chiuso a chiave in bagno, hanno intuito che stesse per fare qualcosa di sconsiderato. Quindi, temendo il peggio, hanno quindi chiamato i soccorsi.
Al loro arrivo, il militare, un ragazzo alto due metri, era inginocchiato a terra, la cintura attorno al collo, appesa ad un armadietto. Cianotico, ma respirava ancora. A sirene spiegate è stato trasportato al ‘Fazzi’ di Lecce dove gli sono state prestate le prime cure e dove è stato sottoposto ad alcuni esami da cui è emerso un tasso alcolemico decisamente alto. Fortunatamente è fuori pericolo e non ha riportato alcuna conseguenza. Per lui i medici hanno comunque disposto il ricovero. Resterà in osservazione almeno per le prossime 24 ore.