TORRICELLA (TA) – E’ la più terribile delle accuse: avrebbe tentato di uccidere la figlioletta di tre anni. Per questo i Carabinieri della Stazione di Torricella, Taranto, hanno notificato a Erol Jasarev, 34enne macedone, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Lui è già in cella, da quando – lo scorso 14 marzo – è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della compagna con la quale viveva: una donna di 40 anni nata in Germania.
Il motivo della furia del macedone, che si traduceva in calci, pugni e schiaffi, era che – per la sua religione – imponeva alla donna uno stile di vita rigoroso e restrittivo: lei non poteva lavorare, intrattenersi a parlare con uomini, doveva vestire in modo decoroso.
Per farla sottostare al suo volere, il compagno la offendeva e minacciava e se lei sgarrava, la riempiva di botte. Ma, grazie alle indagini, l’Autorità Giudiziaria gli ha contestato anche il tentato omicidio aggravato della figlia di tre anni dei due: l’uomo, qualche mese prima, avrebbe afferrato con forza la bimba e l’avrebbe tenuta sospesa nel vuoto, oltre la ringhiera del balcone, minacciando di lanciarla giù. Non sarebbe riuscito nell’intento, solo grazie al provvidenziale intervento della mamma.