Cronaca

Lidi chiusi a Porto Cesareo, Barbanente: “Pronti a velocizzare le pratiche”

PORTO CESAREO (LE)   –  “Se per salvare l’estate di Porto Cesareo servirà una corsia preferenziale, la Regione non si tirerà indietro”. L’apertura arriva dall’Assessore regionale all’Urbanistica Angela Barbanente, a poche ore dall’incontro convocato lunedì a Bari, con il Sindaco Salvatore Albano, nel quale si deciderà per un futuro tavolo.

Nel guado ci sono almeno 31 stabilimenti balneari, con 16 di loro in una situazione ancora più incerta. Dopo l’incontro in Prefettura del 24 aprile, si sa che bussare alla porta di via Capruzzi è, appunto, ‘l’ultima spiaggia’.

Il nodo rimane lo stesso che sta tenendo appesi ad un filo i titolari dei lidi: lo spettro dei sequestri, la linea dura adottata dalla Procura di Lecce, le irregolarità storiche che si sono trascinate negli anni in un abusivismo imperante inchiodano ora al punto di non ritorno. Quei lidi non potranno aprire senza autorizzazioni. Finora si è andati avanti attraverso vie di fatto, che non trovano riscontro nelle carte. Che adesso bisognerà per forza fare. E con meticolosità. Con il faro acceso dalla Magistratura, c’è infatti il timore di tecnici comunali e amministratori ad apporre la propria firma in calce ad autorizzazioni non perfette.

Nonostante i tempi stretti, di quella documentazione tuttavia al momento, non c’è traccia in Regione.

Certo, non saranno tollerati altri abusivismi, la Barbanente su questo è chiara. O ci si mette in regola o la macchina della giustizia farà il suo corso. L’ultimo sequestro è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina nelle scorse ore su una villa in costruzione, segnalata in maniera anonima al 112.

Al di là di questo, tuttavia, non paiono esserci pregiudiziali e l’ipotesi di una conferenza di servizi collettiva in cui istruire le pratiche non appare più così remota. Quello che burocraticamente si dovrà fare, d’altronde, è stato già messo nero su bianco nel ‘parere pro veritate’ che l’Avv.Pietro Quinto ha fornito  al Comune cesarino: “Le strutture balneari oggetto di ricognizione nel PUG, sprovviste di permesso a costruire, potrebbero munirsi della DIA, oggi SCIA. Presupposto però, è la preventiva acquisizione delle autorizzazioni paesaggistiche che spetta anche alla Regione rilasciare, e che saranno il tema centrale che nelle prossime ore l’Assessorato all’Urbanistica dovrà affrontare con l’Amministrazione di Albano”.

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