Cronaca

Bray Ministro, durante la firma l’orrore dell’attentato

E’ accaduto in un attimo. 7, 8 colpi di pistola. Due Carabinieri cadono a terra. Una donna è ferita di striscio. Mentre al Quirinale il nuovo governo giura fedeltà alla Repubblica. Per ognuno dei 21 Ministri doveva essere un giorno se non di festa, certamente di sollievo.

Dopo 60 giorni di stallo finalmente un Governo. Una maggioranza che, seppur tra le polemiche, doveva mettersi subito a lavoro per dare risposte alle emergenze del Paese, tra cassa integrazione, lavoro e molto altro. E invece, a qualche metro di stanza,  è bastato il gesto di un uomo in giacca e cravatta, mischiato tra la folla come un curioso qualsiasi, a gettare l’Italia in stato di choc.

Una sparatoria che lancia un segnale sul clima che regna nel Paese. Un carabiniere è in condizioni gravi, ferito al collo, l’altro è stato raggiunto da un proiettile alla gamba e sembrerebbe meno grave.

In un attimo il suono delle sirene invade la piazza antistante Palazzo Chigi. L’uomo è stato preso.

La cerimonia del giuramento del governo finisce, la foto di rito con sorrisi e strette di mano dura poco. Il tempo necessario per informare il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il nuovo esecutivo guidato da Enrico Letta su quanto accaduto.

Il palazzo viene blindato, i Ministri non possono raggiungere Palazzo Chigi. Per Angelino Alfano, neo Ministro dell’Interno, è la prima emergenza da affrontare. Sul posto dell’attentato, arriva anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, già Ministro del governo Monti, Filippo Patroni Griffi. Raggiunto poco dopo dal neo Ministro alla Difesa, Mauro.

Un gesto tremendo che arriva in un momento fortemente simbolico per l’Italia. L’elezione del nuovo governo. Tra loro anche il salentino Massimo Bray, neo responsabile della Cultura e del Turismo. Anche  lui è stato informato dell’accaduto appena la cerimonia del giuramento che lo ha visto protagonista, si è conclusa.

Salta tutto il protocollo. Anche la cerimonia della campanella che sancisce l’inizio del nuovo esecutivo. Il primo Consiglio dei Ministri è stato convocato molto prima del previsto. Già alle 13. E’ la prima emergenza che il nuovo esecutivo deve affrontare.

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