GROTTAGLIE (TA) – “Avere coraggio di investire in territori da troppo tempo abbandonati”. Così Aldo Pugliese Segretario regionale della UIL in riferimento all’Aeroporto ‘Arlotta’ di Grottaglie. E poi attacca la politica ed in particolare la Regione Puglia: “Ridurre a beghe localistiche le resistenze alla chiusura degli scali aeroportuali di Foggia e di Grottaglie è un atto di cecità politica incomprensibile da parte del Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti, di cui è certamente corresponsabile la Regione Puglia, che non ha mai utilizzato a favore dei due scali i fondi disponibili, fornendo così una sponda null’affatto necessaria alle intenzioni del Governo.
Gli Aeroporti pugliesi rappresentano, infatti, una provata risorsa su cui far leva per il rilancio economico del territorio e ignorare una realtà così evidente, bollandoli come ‘minori’ significa dimostrare poco interesse nei confronti di un indispensabile processo di crescita della Puglia e del Mezzogiorno”.
Pugliese, sottolinea inoltre come “il risparmio derivante dalla chiusura degli aeroporti di Foggia e di Grottaglie comporterebbe sì un vantaggio immediato, ma molto minore rispetto agli introiti ed alle occasioni di sviluppo che si potrebbero creare rilanciando con decisione i due scali”.
Proprio “Grottaglie – spiega il sindacalista – potrebbe diventare punto di riferimento per l’intero arco ionico, da Taranto alla Calabria settentrionale, attirando flussi turistici ingenti che andrebbero a soddisfare la grande offerta di posti letto delle strutture della zona. Senza dimenticare che l’’Arlotta’ è l’unico Aeroporto della Puglia in grado, grazie alle dimensioni della sua pista, di accogliere velivoli di grosse dimensioni. Eppure, in ben 3 piani regionali per i trasporti, si è continuato a recitare la solita sceneggiata del servizio cargo, mai peraltro attivato e per il quale l’Aeroporto tarantino non è stato certo progettato”.