LECCE – Ordinamenti giuridici che si sovrappongono, confliggono, che si rinviano l’uno all’altro. Con il risultato che i giudici si ritrovano in un labirinto di leggi che si intrecciano e non indicano vie d’uscita chiare. Per questo le giurisdizioni delle Corti europee e quella interna dello Stato devono raccordarsi, confrontarsi ed entrare in osmosi.
Di questo si è parlato nella due giorni di Convegno nazionale che a Lecce ha portato a confrontarsi avvocati, esperti di diritto e giuristi di indiscussa fama.
Il Convegno è stato anche l’occasione per ricordare Vittorio Aymone, noto penalista leccese venuto a mancare tre anni fa, “punto di riferimento da 50 anni per tutti – come è stato detto durante il Convegno – e al quale è stata intitolata la Scuola di Diritto”.