BRINDISI – Bufera sempre più violenta sulla ASL Brindisini dove, dopo i sindacati, anche i medici scendono in campo e , anticipando lo stato di agitazione, chiedono la testa della dirigenza provinciale. Che, però, resta al suo posto. Il clima tre la parti è ormai infuocato.
E ad attaccare, in primis, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, Paola Ciannamea, è il Presidente dell’Ordine dei Medici adriatici Emanuele Vinci che, nel definire inaccettabile la richiesta di dimissioni formulata dai sindacati, anticipa il nuovo step di una protesta che rischia di toccare scenari inediti e preoccupanti. “Lo stato di agitazione – ha dichiarato Vinci a margine di una riunione enutasi ieri con i rappresentanti dei lavoratori – è il primo passo della nostra protesta che sfocerà sabato 20 aprile in una assemblea pubblica”.
In quella sede, gli operatori manifesteranno il loro disagio e cercheranno, evidentemente, aiuti e sponde istituzionali. In tal senso, il primo ad essere contattato sarà proprio il Sindaco Mimmo Consales che, oltre a dover dare l’assenso per l’uso dell’Aula consiliare nel giorno dell’assemblea, potrà spalleggiare i medici in questa crociata anticiannamea. Il Direttore Generale, contattato al telefono, preferisce non commentare questo nuovo focolaio, anche per non alimentare ulterio
ri polemiche. Eppure, notizia nella notizia, un dato importante, e che farà discutere, lo fornisce comunque. “Le dimissioni – puntualizza Paola Ciannamea – sono fuori discussione”.