LECCE – 3 firme per la giustizia e i diritti nelle carceri; 3 firme per altrettante proposte di legge di iniziativa popolare. A Lecce, come in tutta Italia, l’associazione Antigone ha messo su un banchetto accanto al Tribunale. Per introdurre nel Codice Penale il reato di tortura, per il rispetto della Costituzione al di qua e al di là delle sbarre e per la riduzione della pena per il solo consumo di droghe, tra le cause – secondo i promotori – del sovraffollamento delle carceri.
Ma bisogna ricordare anche le condizioni difficilissime in cui lavorano gli agenti di Polizia Penitenziaria – pochissimi rispetto ai detenuti – ed il carcere di Lecce ne è un emblema.
“La nostra battaglia – dicono i promotori – è, infatti, per tutti quelli che ogni giorno vivono nei penitenziari”.
L’obiettivo, per presentare le proposte di legge, è raccogliere almeno 50.000 firme su tutto il territorio nazionale.