LECCE – Salta la sentenza d’Appello del processo nato dall’‘Operazione Bullone’ che vede imputato Vito Di Emidio, e il suo socio sardo Marcello Ladu, già condannati rispettivamente a 22 anni e all’ergastolo per una serie di omicidi commessi nel Salento alla fine degli anni ’90.
La Corte, presieduta dal Giudice Rodolfo Boselli, ha chiesto con ordinanza l’ascolto di un ulteriore testimone che avverrà il 3 giugno.
Nel 2005 in un blitz, denominato ‘Operazione Bullone’ furono arrestate 16 persone per quattro omicidi, un tentato omicidio ed una serie di rapine avvenute nel Salento.
Tra gli omicidi ci sono quelli di Barbara Toma e Fernando D’Aquino, ammazzati a colpi di kalashnikov a Casarano il 5 marzo 1998; di Antonio Potenza – avvenuto a Nociglia, 2 novembre 2000 – ammazzato, secondo la accusa, per un mancato accordo per l’affitto della sua masseria.