Cronaca

I ‘saggi’ leccesi: ‘Università Codacci Pisanelli’, atto dovuto”

LECCE  –    Giuseppe Codacci Pisanelli tornava spesso nel Salento, nonostante gli impegni di governo. I suoi sforzi per il mondo dell’istruzione gli sono sempre stati riconosciuti. da “Tale atto intende marcare il profondo riconoscimento che la scuola italiana, l’intera nostra dottrina giuridicale assegnano al termine di un impegno prestato per 50 anni all’insegnamento ed all’organizzazione della vita accademica”.

Con queste parole, scritte di suo pugno, il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, nel 1987 conferì il titolo di Professore emerito a Giuseppe Codacci Pisanelli.

26 anni dopo c’è chi promuove un altro gesto per onorarne la memoria e ricordare per sempre chi, cofondatore dell’Università del Salento ed illustre politico e giurista.

Per un personaggio così, che ha dato lustro al Salento, non bastano piazze, strade e statue e nemmeno parte della struttura fisica che ospita le aule dell’Ateneo salentino a Lecce.

A lui va intitolata l’istituzione che, senza il suo contributo, oggi non sarebbe quello che è: l’Università del Salento. La proposta è del Movimento Regione Salento, che così ha lanciato la petizione popolare, nella convinzione che “Non possiamo immaginare il futuro, se dimentichiamo gli interpreti più meritevoli del nostro passato”.

E tra i protagonisti del passato e del presente della politica salentina, oggi due illustri esponenti della Democrazia Cristiana plaudono all’iniziativa, ricordando i meriti di Codacci Pisanelli, non solo accademici, ma anche di difesa del territorio che forse non tutti conoscono:

Il Sen. Giorgio De Giuseppe e l’On. Giacinto Urso, Difensore civico e Difensore civico emerito della Provincia di Lecce, ricordano la figura di Codacci Pisanelli. Il primo sottolinea come egli “impedì che il triangolo industriale Bari-Brindisi-Lecce diventasse un quadrato, salvando di fatto Lecce dai disagi che ancora oggi accompagnano le altre città pugliesi”.

Per Urso il mondo accademico, quello politico ed anche quello della società civile dovrebbero concretizzare questo riconoscimento.

 Parole che, se seguite da un atto concreto, scriverebbero a caratteri indelebili nella storia il nome di un uomo che ha fatto grande questa terra.

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