CronacaEconomia

Sanità, l’annuncio: “Arrivano 1.600 assunzioni”

BARI  –   Entro giugno negli ospedali pugliesi arriveranno 1.600 medici e infermieri. I 42 milioni di euro risparmiati dalla Regione dopo la dieta forzata imposta dal piano di rientro del governo centrale, permettono di programmare l’infornata di assunzioni  ridando ossigeno ai reparti ospedalieri ormai agonizzanti per mancanza di professionisti.

800 ne saranno assunti subito. Gli altri 800, come detto, a giugno. E la ripartizione è questa:

315 sono le unità che saranno subito a Taranto. 108 tra infermieri e ostetrici e 207 medici di tutte le discipline.

251 infermieri saranno destinati al Policlinico di Bari.

164 operatori negli ospedali delle altre province pugliesi.

Quanto al Salento, in questa prima tornata i numeri sono inferiori. Brindisi potrà assumere 10 medici mentre Lecce, in coda, ne assumerà 5. Quattro anestesisti a Gallipoli e un cardiologo.

Per queste ultime due ASL, non ci sono nuove assunzioni nel settore infermieristico. Questo perchè il fabbisogno si conta di soddisfarlo con la mobilità ovvero con il rientro nella provincia di appartenenza, dei professionisti attualmente in forza negli ospedali del resto della Puglia.

Il piano di rientro con il relativo blocco delle assunzioni, imposto dal governo Berlusconi, per il governatore Nichi Vendola è stata la tenaglia alla gola della sanità. E lancia accuse di fuoco agli allora ministri Fitto e Tremonti. “E’ una tenaglia delinquenziale quella che si è stretta attorno alla gola della Puglia. Abbiamo subito un ricatto dal governo Tremonti-Fitto – ha continuato il presidente – hanno cercato di prenderci a calci, di farci del male, di metterci in difficoltà. Questo è stato il modo di opporsi al governo Vendola da parte della banda del centrodestra”. Perchè – per il governatore – c’era sempre un “comma Puglia” che faceva ridere di noi. “Un conto è chiudere gli ospedali in 2 anni, un conto è farlo in pochi mesi”.

Per il neo assessore Elena Gentile con le deroghe e la trasformazione degli ospedali chiusi  già pronti alla trasformazione, si darà il via alla seconda fase del rilancio della sanità.

Vendola però, ha lanciato anche un avviso a tutti gli operatori del settore dai direttori generali agli infermieri. “A nessuno deve essere consentita sciatteria o indifferenza rispetto ai propri doveri. Abbiamo avuto spirito di tolleranza infinito. L’epoca della tolleranza è finita”.

Il tutto mentre da Roma il governo annuncia la cancellazione totale del rimborso per chi ha subìto un danno nell’emotrasfusione. Un taglio di 26 milioni di euro che per la Puglia significa non poter più garantire quel minimo di indennizzo spettante a 5.000 cittadini.

Intanto, la prossima settimana il neo assessore sarà nuovamente nel Salento per un nuovo blitz. Destinazione sconosciuta.

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