Cronaca

Melendugno: tra gli ulivi secolari il mega-eolico vista mare

MELENDUGNO (LE)   –  È una delle aree più antiche ed importanti per gli oliveti secolari che vi crescono e per l’economia agricola che quegli alberi hanno prodotto nel tempo. Ora il panorama di Borgagne rischia di essere letteralmente squarciato da un enorme parco eolico: 54 megawatt totali, 18 torri eoliche alte circa 100 metri di 3 megawatt ciascuna, del diametro di 4 metri e poggiate su basamento di cemento armato di 16 metri di lato, che andranno tra l’altro a sommarsi alle 7 già installate a Carpignano salentino.

E così potrebbe diventare una vera e propria ‘selva di ferro’ la vallata di ulivi che degrada verso il mare tra Torre dell’Orso e Otranto.

È l’ulteriore assalto al territorio di Melendugno, che già ha i suoi problemi tra il gasdotto progettato a San Foca, il costone di Sant’Andrea che si sbriciola, la Regionale 8 che potrebbe sventrarne il territorio.

Ora arriva anche il progetto della ‘TG Energie rinnovabili’, il cui progetto partì nel lontano 2010, in un periodo nel quale i comuni erano letteralmente presi d’assalto dalle imprese del vento e del sole. Nel caso della ‘TG’, colosso delle rinnovabili con sede in provincia di Ravenna, il progetto di megaparco eolico fu inviato tra agosto e novembre a Regione Puglia e Comune di Melendugno, senza che pervenissero osservazioni nè da parte degli enti, nè da parte di cittadini o associazioni.

Ora il progetto di 18 torri eoliche da 3 megawatt ciascuno è arrivato ad uno snodo fondamentale nell’iter burocratico: l’assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale, che è di competenza della Provincia di Lecce. In sostanza sono gli uffici di Palazzo dei Celestini a dover decidere il tipo di esame a cui sottoporre il parco eolico progettato tra gli ulivi di Borgagne.

E la determina del Dirigente all’Ambiente, Dario Corsini, pubblicata nelle scorse ore è nettissima: “Melendugno – si legge nella determina – è una zona di notevole interesse pubblico essendo caratterizzato l’entroterra ed il territorio costiero da macchie verdi, maestosi oliveti, pregiate essenze locali, costituendo un quadro panoramico di eccezionale importanza. La realizzazione del parco eolico potrebbe compromettere l’integrità dei peculiari valori paesaggistici che ne determinano il notevole interesse pubblico. Inoltre le 18 torri eoliche interferirebbero con vincoli paesaggistici presenti nell’area e risulterebbero molto vicine a due zone SIC, siti di interesse comunitario, come Torre dell’Orso e gli Alimini. Ecco perchè gli uffici provinciali hanno deciso di sottoporre il progetto della ‘TG’ energie rinnovabili a Valutazione d’Impatto Ambientale e di incidenza ambientale. La decisione è stata inviata anche alla Regione Puglia e al Comune di Melendugno: con la speranza che, stavolta, qualche osservazione dal basso contribuisca a fermare il potenziale scempio d’acciaio che si prepara tra gli ulivi di Borgagne”.

Articoli correlati

Case popolari a rischio collasso morosità: chiesto l’intervento del Prefetto

Redazione

Il prete arrestato per abusi su un bambino respinge le accuse

Redazione

Fiamme nella notte a San Vito, a fuoco una vettura: paura per una famiglia

Redazione

Il miracolo d’amore della piccola Michela, la farfalla di Melendugno

Redazione

Maltempo, esonda l’Asso

Redazione

Reportage di quartiere: San Pio, multietnico senza integrazione e senza Stato

Redazione