Cronaca

Rubano gli ori alla Madonna, ma sono dei ‘falsi’

FRANCAVILLA FONTANA (BR)  –  Non c’è più religione. Neanche a Francavilla Fontana, terra di fede e tradizione e ora, città scossa per l’incredibile e blasfemo furto, avvenuto questa notte, presso la Chiesa della Morte di Francavilla Fontana, sita in Piazza Giovanni XXIII dove ignoti si sono introdotti all’interno del luogo sacro e hanno trafugato alcuni monili indossati dalla statua della Madonna Addolorata.

Si tratta, a differenza di quanto trapelato in un primo momento,  di patacche in rame e ferro. I preziosi, infatti, sono stati ritrovati sotto l’abito della Madonna solo intorno a mezzogiorno dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla.

Valore economico praticamente nullo, ma resta la gravità del gesto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i malfattori, durante la notte, approfittando dello scarso, anzi, nullo, transito di veicoli nella zona pedonale, per altro sprovvista di telecamere di videosorveglianza, hanno buttato giù la porta in legno di un ingresso secondario della Chiesa, sita a ridosso della Basilica minore.

Quindi, hanno raggiunto la statua, custodita dalla Confraternita della morte insieme alle altre opere che sfilano durante la Processione dei Misteri del Venerdì Santo e l’hanno letteralmente spogliata da quelli che ritenevano essere preziosi monili. In realtà, i malandrini hanno rubato dei falsi.  La corona e il pugnale originali, in oro zecchino, sfoggiati durante la Processione del Venerdì, sono custoditi in banca. Altri oggetti in oro, come collane, spille e bracciali, doni ex voto dei fedeli, sono invece rimasti sotto l’abito della madonna.

Il furto è stato scoperto in mattinata dal priore della Chiesa, che ha immediatamente allertato i Carabinieri della locale Compagnia. Ora, agli ordini dal Capitano Giuseppe Prudente, i militari stanno raccogliendo gli indizi atti all’identificazione dell’abile o abili lestofanti, abbastanza coraggiosi, per altro, da attuare il colpo in una chiesa che di fatto, confina con la Caserma della Guardia di Finanza.

A poche ore dalla scoperta del furto, è arrivata anche una dura reprimenda da parte dell’Arciprete di Francavilla, Don Alfonso Bentivoglio, che oltre a dirsi addolorato per la blasfemìa del gesto, durante l’omelia mattutina ha lanciato un appello alle forze dell’ordine e in primis alle istituzioni.

”L’intera zona – ha detto l’uomo di Chiesa – dopo la chiusura al traffico veicolare voluta dall’Amministrazione, è diventata una terra di nessuno. Occorrono più controlli e attenzione”.

A margine, restano i dubbi sulla facilita con cui i ladri si sono introdotti nella Chiesa. A prescindere dall’assenza di telecamere, pare sia bastata una semplice spallata per guadagnare l’ingresso.

D’altronde si sa che le porte del Signore sono sempre aperte!

 

 

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