BRINDISI – Regna la confusione nel PD sul caso dei presunti brogli alle Primarie del 30 dicembre. Una vera baraonda, tra litigi, accuse e interventi al vetriolo che vedono protagonisti colleghi di partito. Dopo il botta e risposta tra la Coordinatrice regionale delle donne, Antonella Vincenti, e il Segretario provinciale, Corrado Tarantino, a dire la sua è l’On. Francesco Boccia che si schiera a favore della prima.
“Trovo fuori luogo e ingiustificate le reazioni della Segreteria di Brindisi apparse sulla stampa, sfociate in una minaccia di azioni giudiziarie nei confronti di un’esponente che ha sempre dimostrato lealtà e spirito di abnegazione nei confronti del partito”. Questa l’arringa di Boccia che si dice sorpreso dalle dichiarazioni di Tarantino, secondo il quale Antonella Vincenti sarebbe intervenuta in ritardo rispetto all’esito delle primarie.
“E’ mio dovere precisare che la Vincenti pose la questione politica all’interno del Partito con una segnalazione indirizzata alla Commissione di Garanzia ed adeguatamente motivata, in data 6 gennaio 2013, tre giorni dopo e non tre mesi dopo”.
Solidarietà alla Coordinatrice delle donne PD viene espressa anche dall’Assessore regionale Elena Gentile che in una nota scrive: “Provo amarezza rispetto alle affermazioni rilasciate nei confronti di una dirigente che negli ultimi anni, con il suo lavoro, ha restituito alle donne della Puglia la possibilità di essere protagoniste nella società”.
E mentre nel PD si bisticcia, l’indagine sulle Primarie va avanti: l’ipotesi di falsità in scrittura privata potrebbe essere confermata dalla testimonianza di almeno 30 persone ascoltate dalla DIGOS, che avrebbero confermato di non essersi mai recate alle urne, nonostante la loro firma fosse presente sui verbali.