Cronaca

Legale fratello Misseri: “Carmine non ricordava la zona del pozzo”

TARANTO   –   Lo dice in aula  l’Avvocato Lorenzo Bullo, difensore di Carmine Misseri, fratello di Michele, nella sua arringa al processo davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Taranto per l’omicidio della 15enne Sarah Scazzi. Il suo assistito è imputato di concorso in soppressione di cadavere.

Per l’accusa, ha partecipato e aiutato il fratello nell’occultamento del cadavere della vittima. La Procura della Repubblica, nei giorni scorsi, ha chiesto una pena di 8 anni di reclusione, unitamente all’altro presunto complice, Cosimo Cosma, nipote di Michele.

Nella prima parte del suo intervento l’Avvocato si è soffermato soprattutto sul calcolo dei tempi occorrenti per raggiungere il pozzo di Contrada ‘Mosca’ in quel pomeriggio del 26 agosto del 2010.

“Manco dalla zona del pozzo da 34-35 anni. Da bambino ci ho abitato, ma non me lo ricordo”. E’ una intercettazione ambientale citata dall’Avvocato Bullo che ha affermato che non si è trattato di una confessione ma che “è evidente che stava commentando una notizia dei giornali visto che da poco c’era stato l’interrogatorio di Cosimo Cosma”.

Dopo Bullo sarà la volta del legale di Mimino Cosma, Raffele Missere.

Martedì, parola ai legali di Cosima Serrano.

La prossima settimana, invece, toccherà ai difensori di Sabrina: Franco Coppi e Nicola Marseglia. 

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