Cronaca

Processo Padovano: “Ecco perchè volevamo uccidere Vincenzo Barba”

LECCE   –    L’intenzione di eliminare il Senatore Vincenzo Barba, le intimidazioni ad Angelo il figlio del boss assassinato Nino Bomba, i presunti ammanchi nella società che riforniva i ristoranti gallipolini di frutti di mare. Di tutto questo si è parlato nel corso dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Salvatore Padovano che si sta svolgendo nell’aula bunker del carcere di Borgo S.Nicola.

E’ terminato oggi l’ascolto dell’aspirante collaboratore di giustizia Giuseppe Barba, assistito dall’Avvocato Paola Scialpi.

Il Senatore Barba, “il petroliere, come lo chiamavamo”, ha detto il collaborante, sarebbe stato un soggetto scomodo per due ragioni fondamentali: non credeva nel redenzione di Padovano, appena uscito di galera e ostacolava la carriera politica dell’ex Sindaco Flavio Fasano. Il progetto di eliminarlo però andò in fumo per via delle vicende che si sarebbero susseguite a Gallipoli, dopo l’omicidio del boss.

Giuseppe Barba ha anche parlato di un episodio intimidatorio che, 3 mesi dopo il delitto Padovano, si sarebbe verificato a Gallipoli. Un commando armato, alla guida di Cosimo Cavalera avrebbe fermato per strada il figlio di Nino Bomba, Angelo Padovano, mentre era in compagnia di Marco Giannelli, figlio del boss di Parabita Luigi Giannelli. Pare che nelle intenzioni di Angelo Padovano ci fosse la volontà di vendicare il padre. Cavalera, quindi, in compagnia di altri suoi amici avrebbe avvicinato il giovane e mostrandogli una pistola gli avrebbe detto: “Qui comandiamo noi”.

Presunti ammanchi che si aggiravano attorno ai 50.000 €, in una società che Barba aveva messo su con Rosario Padovano e Cosimo Cavalera per rifornire di frutti di mare i ristoranti gallipolini ha fatto surriscaldare gli animi in aula. Una parente di Cavalera ha urlato “come fate a credergli” e la Polizia Penitenziaria l’ha allontanata dal processo.

E’ stato così rinviato l’ascolto di Rosario Padovano che si terrà, per video conferenza, giovedì prossimo.

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