Politica

Dopo le elezioni, i commenti e le analisi del voto

LECCE  –  Dopo lo tsunami elettorale, il sentimento cede il passo alla razionalità e all’analisi del voto che nel Salento vede calare sia il Centrodestra, con il PDL a  -17 punti percentuali rispetto al 45% del 2008 e il Centrosinistra che vede scivolare al terzo posto, dopo il Movimento 5 Stelle al 23,3%, il PD con 12 punti percentuali in meno a distanza di 5 anni e di quel 33,2%.

Un mea culpa lo fa il Partito Democratico, sia regionale dove Blasi medita le dimissioni, che provinciale.

Il Presidente  Cosimo Durante ha convocato l’assemblea del PD per fare il punto e capire cos’è mancato. “Considero indispensabile – scrive – un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a cominciare dal sottoscritto”.

E mentre affilano le armi dei ricorsi, i primi dei non eletti alla Camera, Fritz Massa e Ludovico Vico. Sembrerebbe rassegnarsi al biglietto per Roma continuando la spola Lecce-Bari, Loredana Capone, prima dei non eletti del PD al Senato che affida al Facebook il suo commento: “Sono serena – scrive – . La mancata elezione? Non mi turba. Sono preoccupata per la triste situazione generale e penso che sarà difficile che duri questo Parlamento. Mi auguro che il prossimo voto sarà con una diversa legge elettorale e sono certa che il nostro partito avrà imparato la lezione. Continuiamo a lavorare in Regione con lena e determinazione”.

Un messaggio che allontana di fatto lo spettro delle elezioni anticipate in Regione. Parla anche un altro big rimasto fuori dal Parlamento: Salvatore Ruggeri che annuncia il prosieguo del suo impegno politico partendo dall’analisi del  voto dato al Movimento 5 Stelle “vero fenomeno elettorale  – scrive –  che ha saputo raccogliere la protesta e la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica per non essere riuscita in 20 anni a dare risposte adeguate ai problemi del Paese, avendo questa sottovalutato una crisi economico-finanziaria senza precedenti, ci deve far riflettere. E’ una riflessione che farò con tutti i dirigenti, amministratori, iscritti ed elettori, ai quali non posso non esprimere tutto il mio ringraziamento per il lavoro che hanno svolto sul territorio, per capire insieme a loro le dinamiche del voto al fine di definire un rinnovato percorso che ci deve vedere sempre protagonisti”.

Nel Centrodestra, parla il Coordinatore regionale dei Moderati in Rivoluzione di Samorì, Paolo Pagliaro: “Chi è colpa del suo mal, pianga se stesso. Non capisco la gioia dei partiti nazionali che, non aprendo ai movimenti e al vento nuovo di cambiamento, hanno consentito la vittoria di Grillo, rendendo ingovernabile il Paese. E capiranno la sventura che hanno procurato. I partiti avrebbero potuto arginare in tempi non sospetti l’exploit del Movimento 5 Stelle – analizza Pagliaro – .

Il vento dell’antipolitica spira da diversi anni, noi come Movimento Regione Salento abbiamo iniziato 3 anni fa una battaglia contro gli sprechi, i privilegi all’interno delle istituzioni e dei partiti dove si annidavano e si annidano anche i furfanti.

Ma i partiti non hanno rinunciato a nulla pur di autoconservarsi e invece avrebbero dovuto aprire una riflessione prima del voto, avrebbero dovuto fare una critica interna e aprire al rinnovamento. Eppure i segnali c’erano tutti, in ultimo il voto in Sicilia.

I partiti non hanno capito che stava mutando il sentimento degli italiani. Quel 17% di elettori al Centrodestra – prosegue Pagliaro –  sono andati da Grillo, noi non siamo stati in grado di intercettarlo. Chi non voleva votare Berlusconi ha scelto Grillo e non noi, chi voleva votare Berlusconi ha votato PDL per affezione al partito e capo.

Ora –  concludeoccorre cambiare la legge elettorale e tornare alle urne, perchè la situazione è ingovernabile. Lo stesso vale in Regione. Il modello Puglia ha fallito, Vendola si dimetta e si torni al voto”.

Elezioni anticipate sono state chieste a gran voce anche dal Consigliere regionale del PDL, Saverio Congedo, dalla Vicepresidente della Provincia di Lecce, Simona Manca.

Per il Coordinatore provinciale del PDL Antonio Gabellone, invece, non si può parlare di emorragia del PDL: “Siamo in un periodo storico politico che vedeva il PDL  in grossa difficoltà. 5 anni fa in politica equivale ad un secolo. Il dato unico ed incontrovertibile è che il PDL nel Salento e in Puglia è il primo partito.

Tutto ciò  è dovuto ad una capacità preponderante di Berlusconi, alla leadership di Fitto e una struttura di partito ben radicata sul territorio. Devo dare atto e ringraziare tutti gli amministratori che si sono spesi in questa campagna elettorale. Prospettive politiche?

Non posso che rilevare che la campagna elettorale di Vendola e dei suoi assessori impegnati è stata impostata sul modello Puglia. Un modello che è stato bocciato dagli elettori. Questo deve indurre Vendola e i suoi ad una riflessione. Che si mettano al lavoro per il bene dei pugliesi”.

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