Politica

Onda d’urto del dopo: Blasi medita le dimissioni

Telefoni spenti o che squillano a vuoto. Il day after dei grandi esclusi pugliesi è così. Nessuno ha voglia di parlare. Specialmente con i giornalisti. Pochi quelli che affidano laconici commenti ai social network.

E chi ce l’ha fatta, invece, ha l’aria mesta.

Perchè al di là del tentare di difendere il risultato a casa propria, ognuno di loro sa che non c’è nulla di cui gioire. Ha vinto Grillo e basta.

Sceglie di twittare Nichi Vendola che ora più che mai ha gli occhi di tutta Italia puntati addosso. Questo perchè si attende la sua decisione su ipotetiche dimissioni che oggi sembrano più lontane di prima. “Tutti ci dicevano di guardare Monti – scrive Vendola – ma Monti è uno sconfitto. Grillo è il vero vincitore delle elezioni. Non basteranno alleanze posticce”.

In buona sostanza elogia il risultato di SEL in Puglia e strizza l’occhio a Grillo.

Uno dei pochi disposti a parlare è il segretario regionale del PD Sergio Blasi. Non si nasconde dietro un risultato che reputa ‘deludente’. Soprattutto per ciò che lo riguarda. Ha convocato per giovedì la direzione regionale del Partito Democratico con all’ordine del giorno un solo punto. Le sue dimissioni. Non intende sottrarsi alle responsabilità del dato pugliese e per questo ne parlerà con i vertici del partito. “Però – dice – non è saggio mischiare i dati nazionali con le prospettive regionali”. Rivendica una serie di proposte che il PD aveva presentato e attuato in Puglia come la riduzione del numero dei consiglieri, ma che hanno fatto strada più velocemente nei grillini. “Il punto non è che ha vinto Grillo – conclude – ma che ancora si voti Berlusconi”.

Rifletterà sul da farsi anche Dario Stefàno, attuale assessore regionale e unico senatore eletto in SEL. “In Puglia il risultato del partito di Vendola è più del doppio di tutta Italia”, dice. Ma se il suo futuro sarà a Bari o a Roma, ne parlerà con il governatore “anche se – aggiunge – sono dell’idea che va rispettata l’indicazione degli elettori”.

Se si votasse oggi per le regionali la Puglia sarebbe di Fitto? “La biglia – è convinto Stefàno – è sempre nelle mani di Nichi”.

Si limita ad un lapidario commento su Facebook, Loredana Capone: “Eccoci qua. Con il rebus Italia”.

Sceglie il web per comunicare anche Michele Emiliano che non demorde e parla di una regione – la Puglia – in cui il centrosinistra ha sempre perso le politiche perchè “tradizionalmente la più berlusconiana d’Italia. Abbiamo sempre perso con Berlusconi a Bari – twitta – ma questa volta solo di poco”.

A chi gli fa notare che però l’emorragia di voti è stata tanta in favore dei grillini, il sindaco di Bari replica: “E come fai a vincere in Puglia con il PD che perde 3 milioni di voti rispetto al 2008?. A Bari –  conclude – il Centrosinistra ha perso di poco. 1 punto percentuale”. E insiste sulla necessità di aprire a Grillo.

Tacciano i due grandi esclusi Salvatore Ruggeri e Adriana Poli Bortone.

Meditano il da farsi anche Michele Pelillo e Antonio Decaro che stando a quanto dichiarano non sembrano più convinti di andare in Parlamento. Il tarantino, però, sembrerebbe già sulla strada per Roma. Ammesso che si formi il Governo.

Entusiastiche le dichiarazioni che arrivano da eletti e non del Centrodestra. Simona Manca, Erio Congedo, Silvestris, parlano di una Puglia che respinge la politica di Vendola. Che, secondo loro, dovrebbe dimettersi.

 

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