LECCE – “Assolta perchè il fatto non sussiste”. Con questa formula, la Corte d’Appello di Lecce pone la parola fine all’inchiesta su presunti illeciti commessi nella gestione di finanziamenti europei destinati all’industria ‘Canepa’, poi ‘Tessitura Salento’,
da parte del Direttore dell’allora Consorzio SISRI, oggi ASI, Lea Cosentino.
E’ la seconda assoluzione che l’Avvocato incassa nel giro di due mesi. L’ultima è arrivata nel cuore della notte, dopo una camera di consiglio fiume.
Il verdetto di fatto è una legittimazione dell’operato della Cosentino che tira un profondo sospiro di sollievo.
Al centro dell’inchiesta la presunta truffa da 8 milioni e 300.000 € ai danni della Regione Puglia che avrebbe erogato fondi pubblici da utilizzare per la creazione di un’azienda tessile, la ‘Tessitura Salento’ operante nella zona industriale di Maglie-Melpignano.
Per loro il PM Imerio Tramis, nelle vesti di Sostituto PG nonostante l’attuale incarico presso il Tribunale dei Minori, aveva chiesto la condanna a 1 anno e 8 mesi, ritenendo che i fondi del POR 2000/2006 sarebbero stati illegittimamente assegnati alla ‘Canepa’, poi trasformata in ‘Tessiture del Salento’, proprio con l’avallo della Cosentino.
Invece, per la Corte d’Appello il “fatto non sussiste” e assolve oltre al Direttore dell’ASI anche tutti gli imputati: Elisabetta Canepa, rappresentante legale della ditta che sarebbe stata agevolata; Nicola Ruccia e Alessandro Molinari, rispettivamente socio e legale rappresentante della società barese ‘Euroconsulting’, tutti accusati di truffa aggravata in concorso.
Quest’assoluzione è un ulteriore tassello a lieto fine per Lea Cosentino, al centro, insieme al Governatore Nichi Vendola, di altre inchieste per presunti illeciti quando l’Avvocato era Direttore dell’ASL di Bari.
“C’è stato un accanimento non solo mediatico, ma anche giudiziario”, commenta Lea Cosentino.
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