TARANTO – Grillo a valanga a Taranto. Il movimento del comico genovese sbanca in città: rastrella oltre 28.000 voti, sfonda quota 27% e diventa di fatto il primo partito nel capoluogo. Un’ascesa clamorosa, se si considera che il Movimento 5 Stelle è passato dall’ 1,86% delle Comunali di maggio scorso ad uno straordinario 27,7 alla Camera e 26 al Senato.
Un exploit che può essere spiegato anche nella logica che il Movimento 5 Stelle ha intercettato il voto della galassia ambientalista, nonostante la presenza del leader dei Verdi Bonelli, candidato con Ingroia. Gli ecologisti potrebbero aver indirizzato la preferenza nella direzione dello stracitato voto utile, assegnandolo appunto, a Grillo.
Straordinario poi il risultato in città, PDL che alla Camere raggiunge quota 25% e al Senato invece è primo partito con il 26% dei consensi: i berlusconiani fanno il botto, rispetto al 7,11 delle Comunali.
Terza posizione per il Partito Democratico che, sempre nel capoluogo, incassa il 23.80%. Rispetto a cinque anni fa, in città, il Partito Democratico perde dieci punti. SEL invece – il partito di Nichi Vendola – si ferma al 4,3% in calo rispetto al 6,6% ottenuto alle ultime Comunali. Dato, quello di SEL, che addirittura si dimezza se si raffronta con quello conseguito in città alle ultime Regionali – 9,6 -. Cinque anni fa, invece, SEL ancora non esisteva.
Passando al Centro, invece, al Senato, al lista unica quella di Monti – Scelta Civica – arriva all’8%. Non lusinghiero alla Camera il voto di Fini e Casini. Ingroia alla Camera ragiunge il 6%, dato che al Senato scende al 4,6.
Nella provincia, invece, il primo partito è il PDL con il 29,7% secondo posto al Movimento 5 Stelle con il 25% e terzo al Partito Democratico che si ferma al 21,4%.
Nel campo del Centrosinistra, SEL supera il 5,5% mentre. Rispetto al capoluogo, in provincia, il PD va peggio e perde quattro punti. Il Centrodestra, invece, sbanca anche grazie ai risultati in Comuni-roccaforte come Martina . La coalizione centrista guidata da Mario Monti arriva al 10.
Grande soddisfazione ha espresso Gianfranco Chiarelli, neo deputato PDL di Martina Franca, che parla di risultato atteso. Resta fuori Ludovico Vico, secondo dei non eletti. Mastica amaro Lino Nessa, con l’8° posto al Senato che gli era stato offerto, ce l’avrebbe fatta.