LECCE – Vincere per esportare il modello Puglia in tutta Italia. Vincere per ridare lo slancio alla crescita per un Paese costruito sull’innovazione, sulla ricerca, a misura di giovani e di donne.
E l’appello che il Partito Democratico salentino rivolge nelle ultime ore di campagna elettorale a tutti coloro che non hanno ancora a quale schieramento affidare il proprio voto.
Che siano indecisi, che siano intenzionati a non votare o che il loro sia un voto di protesta affidato, dicono, a chi non potrebbe avere credibilità in Europa, il PD si appella affinchè queste 36 ore che restano fino all’apertura delle urne siano di riflessione.
I candidati e i segretari del Partito Democratico ricordano le settimane passate tra la gente. “E’ un momento difficile – ha detto Alfonso Rampino – e lo sappiamo, ma la squadra c’è”.
“Siamo arrossiti di fronte ai bisogni della gente – ammette Salvatore Capone – ma proprio per quello è necessario vincere e portare in Parlamento una truppa di parlamentari che continuerà a vivere la realtà in questa provincia”.
Teresa Bellanova specifica che non si è fatta propaganda, ma si è parlato con i toni del rigore per rispetto alla situazione che si sta vivendo.
Loredana Capone ha puntato il dito contro il PDL rappresentanto nel Salento da Raffaele Fitto, la Lega Nord e Grande Sud che qui ha il volto di Adriana Poli Bortone: “Questa alleanza, ha ferito la Puglia. Perchè – ha detto – bisognerebbe affidarsi a chi il Mezzogiorno l’ha fatto scomparire dalle politiche di crescita. Con la complicità di chi al sud ci vive”.
“Un voto al PD per ricostruire il Paese, partendo – hanno detto la Capone e Sergio Blasi – dalla esperienza positiva condotta in Puglia. Non tagliate le prospettive di successo – hanno concluso – per protestare contro quei fallimentari governi. Puntate e votare su chi davvero può mantenere alta la prospettiva e non chi offre spettacoli gratuiti quotidiani o chi protesta urlando tutti i giorni”.