LECCE – Sono stati assolti, perché il fatto non sussiste 5 ultras salentini. Si tratta di Mattia Gerardi, Giulio Sale, Jacopo Coletta, Emanuele Leo e Cristian Pinto. Erano stati accusati di aver violato le normativa che impedisce di introdurre materiale pirotecnico nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive.
In occasione della partita Vicenza-Lecce, disputata nella località veneta il 23 maggio 2010, furono fermati al casello autostradale di Vicenza Est – ad 8,5 km di distanza dallo stadio – e una volta perquisiti, fu impedito loro di accedere allo stadio.
Non solo. A seguito della contestazione mossa dalla DIGOS, il Questore di Vicenza applicò il DASPO agli imputati vietando loro di assistere, per 5 anni, a tutte le gare di calcio della serie A, B, C1, C2 e D, a quelle della Nazionale italiana di calcio Maggiore e Under 21, nonché alle gare di Coppa Italia, Coppa Uefa e Champions League – una misura durissima e allo stato, ancora in atto -.
Ma il Giudice di Vicenza Giovanni Pachera ha accolto appieno la tesi difensiva degli Avvocati Michele Bonsegna, Giuseppe Milli e Giuliano Fina, che hanno dimostrato come i loro assistiti avessero portato in Veneto quei fumogeni sequestrati – si trattava di materiale pirotecnico di semplice consistenza e del genere rinvenibile in libero commercio – che, oltre a non essere mai stati introdotti nello stadio ‘Menti’, sarebbero stati depositati pullman parcheggiato a circa 9 chilometri di distanza e sarebbero stati tirati fuori esclusivamente nel caso di festeggiamenti.
Il Lecce, infatti, con quel match si giocava il possibile passaggio in Serie A.