TRICASE (LE) – E’ arrivato l’atteso pronunciamento del Consiglio di Stato sulla richiesta di rimborso da parte dell’ospedale ‘Panico’ di Tricase e la decisione è favorevole. L’azienda ospedaliera avrà i rimborsi per le prestazioni ospedaliere in eccedenza erogate nel 2008.
Scongiurati, quindi, anche i paventati licenziamenti.
Al Consiglio di Stato si era appellata la struttura ecclesiastica, presentando ricorso contro la Regione Puglia.
La struttura è di proprietà della Chiesa, ma opera allo stesso modo delle strutture pubbliche. In buona sostanza per il cittadino, qualunque cosa venga effettuata nel ‘Panico’ è a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
Ma l’equiparazione è totale per il paziente, ma non per la struttura. E ciò significa che il‘Panico’ non può superare il tetto di spesa previsto dalla Regione per le strutture private.
Questo in teoria, perchè nei fatti la soglia la si supera sempre. Nel 2008 tra ricoveri, prestazioni, diagnosi e quant’altro la struttura ha sforato di 8 milioni di euro.
La vicenda è finita prima dinanzi al TAR, che ha bocciato la richiesta del ‘Panico’, e ora del Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza.
La fondazione è difesa dagli Avvocati Ernesto Sticchi Damiani e Giulio Petruzzi.