CronacaEconomia

Accordo Regione-sindacati: CIG fino al 30 aprile e mobilità fino al 28 febbraio

BARI  –  La cassa integrazione in deroga sarà prorogata fino al 30 aprile. La mobilità fino al 28 febbraio anche per le aziende che hanno oltrepassato i 24 mesi di aiuti. Sono le uniche certezze che arrivano dalla firma dell’accordo tra Regione Puglia e sindacati.

Oltre 9 ore di riunione durante le quali è stato portato avanti un difficile lavoro di mediazione.

Oltrepassate queste due scadenze è buio fitto.

Il vertice fiume ha ribadito che le risorse a disposizione sono i 61 milioni di euro.

Questi, come detto, bastano per coprire le esigenze di chi ad oggi usufruisce degli ammortizzatori in deroga, ma si esauriranno il 30 aprile. Più risicate quelle per la mobilità in deroga che comunque sarà prorogata per un altro mese, quindi per tutto febbraio. Nel frattempo si studieranno le situazioni caso per caso per capire chi dovrà necessariamente essere escluso dal percorso futuro.

Perchè l’ipotesi è che possano arrivare altri 20 milioni di euro – presumibilmente attinti dai Fondi FAS– ma che comunque saranno insufficienti ad affrontare tanto le vecchie emergenze che quelle che sicuramente sorgeranno nel corso di questo anno.

La vecchia platea dei lavoratori sostenuti dagli ammortizzatori dovrà necessariamente essere ridotta. Ma le modalità, come si è detto, saranno stabilite rigorosamente caso per caso. Anche perchè oltre ai 20 milioni che si attendono dal governo centrale, ce ne sono altri 10 messi a disposizione dalla Regione e che potrebbero essere utilizzati proprio per sostenere il reddito di chi non può usufruire più degli ammortizzatori sociali.

“Dobbiamo stare necessariamente nei conti – ha detto al termine dell’incontro l’assessore regionale al Welfare Elena Gentileanche se avessimo deciso di sforare sarebbe stato solo un esercizio di demagogia perché l’INPS non avrebbe pagato e quindi avremmo solo creato illusioni inutili”.

Il 6 febbraio a Roma è già fissato il prossimo incontro presso il Ministero del Lavoro nel quale Regione e Sindacati, sperano “possa essere ascoltata una musica diversa e non continui rintocchi a morte per il sistema degli ammortizzatori sociali”.

Il fatto che questa situazione non riguardi solo la Puglia ma coinvolga tute le regioni italiane per la Gentile è un fattore che permette di sperare in una soluzione positiva.

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