CANNOLE (LE) – Il GIP Vincenzo Brancato ha convalidato il sequestro di Masseria Torcito disposto dal Procuratore Ennio Cillo ed eseguito ieri mattina dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Nell’inchiesta ci sono due indagati: Sergio Donadonibus e Giuseppe Botta, rispettivamente liquidatore e direttore dei lavori, entrambi della ditta ‘Intini Source’ di Bari, a cui la Provincia di Lecce ha affidato i lavori per il recupero della Masseria.
L’accusa è di abuso edilizio, deturpamento e danneggiamento di bellezze naturali.
Dopo un esposto da parte di alcuni cittadini, il Corpo Forestale ha avviato le indagini evidenziando come i lavori eseguiti dalla ditta hanno intaccato il territorio con sbancamento di rocce e con la distruzione della vegetazione circostante.
Ieri sono scattati i sigilli che hanno riguardato circa 20 chilometri di strade costruite ex novo o ampliate ed una collinetta completamente sbancata.