Cronaca

Fotovoltaico selvaggio, ancora un sequestro per il maxi parco

SAN DONACI (BR)  –  Tornano i sigilli in Contrada ‘Ponticello‘ a San Donaci. Finisce nuovamente sotto sequestro un mega parco fotovoltaico non in regola, frammentato artificiosamente per eludere la legge e ottenere la necessaria autorizzazione.

30 milioni di euro il valore dei pannelli di silicio finiti nel mirino del NOE, disposti su 6 ettari di terreno, uno accanto all’altro, fino a formare 5 impianti fotovoltaici.

Ciascuno di potenza inferiore ad 1 megawatt, formalmente appartenenti a 5 diverse società.

I sigilli  scattano la prima volta nel marzo 2011 e a distanza di due anni, i carabinieri del NOE replicano l’operazione, in seguito alla decisione della Cassazione che  ha accolto il ricorso della Procura di Brindisi contro il dissequestro degli impianti.

Provvedimento che ha portato contemporaneamente allo stop del parco solare e, quindi, della produzione di energia energia elettrica:  bloccati anche gli incentivi nei confronti della società madre.

Le indagini della Procura brindisina, coordinate dal Procuratore Nicolangelo Ghizzardi, nel 2011 accertarono un illecito nell’installazione della selva di pannelli che portò tra l’altro a 10 denunce  per abusivismo.

Il Comune di San Donaci aveva, infatti, ricevuto 5 dichiarazioni di inizio attività da soggetti diversi per impianti  riconducibili in realtà ad un’unica società, l’Agricola Energetica Europea srl’.

Il nuovo intervento in Contrada ‘Ponticello’ arriva a distanza di poche settimane da un’analoga operazione effettuata dal NOE di  Lecce per altri tre impianti, tra Mesagne e San Donaci.

Articoli correlati

Perrone al 4° posto, giù anche Emiliano: così cambia la classifica di gradimento

Redazione

In casa eroina, cocaina e hashish: arrestata presunta pusher recidiva

Redazione

Mega villaggio a Torre Pali, si preparano le osservazioni

Redazione

Carcere, le misure anti covid “infastidiscono” i criminali

Redazione

Moto prende fuoco: paura sulla S.Cesarea Terme-Castro

Redazione

Xylella, le Società scientifiche difendono la ricerca: “Sconcertate dalla Procura”

Redazione